La Francia intende dimezzare nel 2021 le tariffe di accesso alla rete ferroviaria per i treni merci, oltre a sospenderle per tutto il resto del 2020. Non c’è ancora un atto formale, ma l’annuncio è autorevole e viene dal primo ministro Jean Castex in occasione della sua visita al terminal intermodale di Valenton a Bonneuil-sur-Marne. Il capo del Governo francese in carica dal 3 luglio 2020 ha affermato che “il governo sta dando un segnale davvero importante ed è il primo passo in quello che chiameremo il piano di rilancio del trasporto merci su rotaia”.
L’esecutivo di Parigi intende riavviare e sviluppare i servizi noti in Francia come autoroutes ferroviaires, vale a dire l’autostrada viaggiante o RoLa. Entro fine 2020 saranno indette le gare per l’assegnazione di due collegamenti intermodali a largo raggio. Il primo è previsto tra Bayonne nel dipartimento dei Pirenei, quindi vicino alla Spagna, e Cherbourg nota anche per il suo porto nel dipartimento della Manica in Normandia, il secondo tra il porto di Sète vicino a Montpellier e Calais, affacciata sullo stretto di Dover.
Il primo ministro ha anche fatto riferimento a un servizio merci la cui soppressione è diventata un vero e proprio caso nazionale sui media francesi, quasi a simboleggiare il declino del trasporto ferroviario. Si tratta della relazione notturna tra Perpignan, al confine con la penisola iberica, e Rungis, comune nella regione dell'Île-de-France dove ha sede il Marché International de Rungis, considerato il più grande e importante mercato agroalimentare mondiale di prodotti freschi.
Fino a luglio 2019 questo convoglio trasportava frutta e verdura in carri refrigerati dai produttori spagnoli ai mercati di Parigi. Ora il Governo non intende solo ripristinare questa relazione, ma estenderla da Barcellona ad Anversa. Si pensa di valorizzare sia lo scalo di Valenton sia quello di Rungis dove il terminal merci è in fase di ammodernamento.
La sospensione delle tariffe di accesso alla rete ferroviaria francese per il resto del 2020 comporta un minor gettito di 63 milioni di euro, ma è vista come un investimento per sviluppare il trasporto intermodale. Dimezzando le tariffe nel 2021, l’esecutivo francese stima di favorire l’uso della ferrovia con 20mila autocarri in meno sulle strade.
Piermario Curti Sacchi