Il motivo della rinuncia è finanziario, come ha spiegato Vidalies: non è garantito l'equilibrio tra costi e ricavi, quindi lo Stato rischierebbe di perdere troppi soldi. Il preventivo per avviare e gestire la navetta ferroviaria per i camion tra Dourges, città del nord della Francia vicino al confine con il Belgio, e Tarnos, situata ai piedi dei Pirenei e a pochi chilometri dal confine spagnolo, è di 375 milioni di euro, in gran parte a carico dello Stato e di SNCF Réseau.
Un primo colpo all'autostrada viaggiante è arrivato a luglio del 2014 dall'Araf, ossia l'Autorità ferroviaria francese, che ritiene questo progetto lesivo della concorrenza nel mercato ferroviario, proprio perché l'Autoroute Ferroviaire Atlantique sarebbe stata gestita da VIIA Atlantique, società intermodale completamente controllata da SNCF Geodis, che a sua volta è dello Stato.
Questa autostrada viaggiante è stata presentata nel settembre del 2013, con l'obiettivo di diventare operativa nel 2016 e sarebbe stata la seconda a lunga distanza sul territorio francese, dopo quella tra Perpignan e il Lussemburgo, che resta la più lunga d'Europa. Il progetto prevedeva convogli formati da speciali carri Lohr, in grado di caricare i semirimorchi, con una capacità a regime di 85mila unità l'anno in entrambe le direzioni su convogli lunghi mille metri e con un tempo di viaggio di 15-16 ore.
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