L'apertura del Gottardo pone Hupac in una posizione favorevole, perché la società svizzera ha grandi terminal sui due versanti delle Alpi, che sono destinati a crescere ulteriormente con l'aumento del traffico intermodale transalpino. Opportunità che aumenteranno ulteriormente con l'apertura del tunnel del Ceneri, prevista per il 2020, che attuerà un corridoio per il trasporto di semirimorchi alti fino a quattro metri. Per affrontare questa sfida, Hupac ha previsto un investimento di 280 milioni di franchi per terminal (tre dei quali in Italia), materiale rotabile e sistemi informatici, con l'obiettivo di conquistare quote di mercato.
Ma la società non punta solamente sulla riscossa sul traffico transalpino. Oltre che sull'asse tradizionale nord-sud, vuole sviluppare quello est-ovest, ben oltre i confini dell'Unione Europea. Dopo avere aperto il terminal di Brinov (Varsavia), Hupac si sta attrezzando con materiale rotabile adatto allo scartamento russo e ha già inaugurato una filiale a Shanghai per gestire i trasporti tra Europa e Cina, di cui sta attuando dei test. Altri Paesi su cui la società sta puntando sono la Turchia, la Francia e la Penisola Iberica.
Per attuare tale strategia, Hupac sta ristrutturando la propria organizzazione, creando duo divisioni: Company Shuttle e Maritime Logistics. La prima segue convogli dedicati a singoli clienti, mentre la seconda vuole fornire un servizio pier-to-door, che comprende anche il trasporto su gomma fino alla consegna finale. La società annuncia anche un cambio generazionale al vertice.
Durante l'assemblea, Hupac ha illustrato i risultati del 2015, quando è riuscita a rafforzare lievemente la propria posizione di mercato con una crescita in volume pari allo 0,2%. Però, il trasporto transalpino attraverso la Svizzera ha segnato una stagnazione, con un'evoluzione negativa dello 0,6%, mentre nel traffico non transalpino ha registrato una crescita del 5,9%. La società ha dovuto affrontare due fattori negativi: il rafforzamento del franco svizzero rispetto all'euro (che ha comportato un aumento dei costi, buona parte dei quali sono pagati in euro) e la diminuzione del prezzo del gasolio, che rende più competitiva la strada.
Dal punto di vista finanziario, l'utile d'esercizio è stato di 6,1 milioni di franchi, con una contrazione del 19,7% rispetto all'anno precedente. I ricavi da forniture e prestazioni sono diminuiti del 10,3% e i costi delle prestazioni fornite dell'11,8%. Ne è risultato un utile lordo di 100 milioni di franchi, equivalente a una diminuzione del 4,2% rispetto all'esercizio precedente. Il cash flow del Gruppo Hupac si è mantenuto costante sui 41,3 milioni di franchi, mentre gli investimenti in immobilizzi sono aumentati del 47,3%, collocandosi a 24,6 milioni di franchi.
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