Durante l'assemblea annuale del primo giugno 2018, la società di trasporto intermodale si è dichiarata ottimista sul futuro della rotaia nel traffico delle merci che attraversa la Svizzera. Il primo motivo è la prossima apertura – prevista a dicembre del 2020 – della galleria di base del Ceneri, che completa la "ferrovia di pianura" avviata da quella del San Gottardo. Questa galleria non solo ridurrà i tempi di viaggio dei treni, ma permetterà il transito di convogli lunghi fino a 740 metri e il carico di semirimorchi alti fino a quattro metri. Poi ci sono gli incentivi al trasporto combinato strada-rotaia previsti dalla Germania, che nel 2019 ridurranno i costi delle tracce ferroviarie fino al 50% e il ferrobonus italiano. Hupac chiede che anche la Svizzera riduca i costi delle tracce, dopo la riduzione dei sussidi statali all'intermodalità.
Secondo Nicolas Perrin, Ceo di FFS Cargo, l'apertura della galleria del Ceneri e del corridoio di quattro metri tra Italia e Germania aumenterà in modo significativo la produttività del trasporto intermodale già dal 2021. Per dimostralo ha portato alcune cifre: il peso del treno fino a 1800 tonnellate consentirà di aumentare la capacità del 13%; i treni più lunghi di 740 metri incrementano la capacità del 23%; il corridoio di quattro metri via Gottardo amplierà il mercato del 50%; il progetto di digitalizzazione ETCS consentirà una maggiore frequenza dei treni, con un aumento della capacità del 20%; l'aumento della velocità media dei treni da 50 a 75 km/h aumenterà la capacità di un ulteriore 50%.
Egli però ammonisce che per attuare tali aumenti di produttività bisognerà intensificare il coordinamento tra i gestori dell'infrastruttura. La sfida consiste nel gestire i flussi di traffico internazionale con un'unica prospettiva. RFI, FFS Infrastruttura e DB Netz hanno iniziato a lavorare in questo senso, preparando un primo set di 24 tracce giornaliere per l'orario 2019, con una riduzione del 25% dei tempi di percorrenza tra Colonia e Milano.
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