L’autostrada viaggiante lungo il corridoio del Brennero mette insieme numeri di tutto rispetto, ma in compenso genera anche qualche presa di posizione critica. Per inquadrare la questione, occorre fare una premessa. L’offerta della RoLa si concentra essenzialmente nella breve tratta austriaca tra il confine del Brennero e Wörgl ed è un servizio fortemente voluto dall’Austria come contropartita indiretta per giustificare i vincoli imposti ai trasporti stradali. E tutto questo dopo aver strappato all’Unione Europea un contributo economico significativo per tenere in piedi l’offerta che, da sola, non sarebbe economicamente proponibile. In pratica, osservano le voci critiche, è un’offerta drogata, proposta non per migliorare un servizio di trasporto, ma per altri scopi. E senza vantaggi per l’Italia e per gli operatori italiani.
A scendere in campo, insoddisfatto di questo servizio, è il presidente della Camera di Commercio di Bolzano Michl Ebner: “Sull’asse del Brennero vi è solo un numero limitato di tracciati disponibili, il trasporto merci combinato accompagnato deve concentrarsi sul collegamento già esistente Trento-Wörgl (in linea d’aria 170 km), più sensato dal punto di vista della politica economica e ambientale, oppure alla riattivazione del collegamento Trento-Regensburg (circa 330 km). Quanto più è lunga la tratta che viene percorsa su ferrovia, maggiore è anche il senso che acquisisce lo spostamento su rotaia”.
La tratta tra il Brennero e Wörgl è lunga solo 68 km, ben al di sotto di una percorrenza di cento km indicata dalla direttiva 92/106 dell’Unione Europea come base per i trasporti combinati. Occorre però osservare che il servizio garantito dalle ferrovie austriache si segnala per la sua efficienza e capacità di carico, mentre sul lato italiano non c’è certezza sulla disponibilità di tracce per via di lunghe interruzioni programmate sulla linea soprattutto nella fascia notturna e difficoltà nel far convivere le diverse tipologie di treni tra passeggeri e merci, questi ultimi soprattutto intermodali classici. Vincoli che l’ente camerale di Bolzano non considera.
A dicembre 2019 l’Austria ha ottenuto un aumento significativo dei sussidi europei per la RoLa, oltre 205 milioni di euro fino al 2022 destinati tutti al miglioramento dell’offerta dell’autostrada viaggiante solo nella tratta domestica lungo l’asse del Brennero. Pertanto, neppure un veicolo è stato tolto dalla strada in Italia. La Camera di Commercio di Bolzano ricorda come i sussidi vengano percepiti direttamente dal gestore della RoLa, Rail Cargo Operator, società controllata dalle ferrovie austriache Öbb, e non dagli operatori che potrebbero essere incentivati a servirsi di questa opportunità.
Thomas Baumgartner, presidente dell’Anita e consigliere della Camera di Commercio di Bolzano, osserva come “il dispendio di denaro e tempo per il trasporto accompagnato che include la motrice e il conducente è esagerato e perciò non è interessante per le imprese di trasporti, dal momento che i clienti non sono disposti a pagare costi maggiori”. Questo perché un mezzo industriale di 44 tonnellate paga tra 226 e 255 euro per la tratta tra Brennero e Wörgl, nonostante le tariffe in qualche modo dovrebbero tenere conto dei contributi comunitari. È la conferma di come l’autostrada viaggiante da sola non sia economicamente sostenibile e quindi richiede sovvenzioni pubbliche. È dunque da vedere più che altro come soluzione ponte in attesa dell’apertura del tunnel di base del Brennero e del potenziamento di tutto l’asse ferroviario tra Verona e Monaco di Baviera.
Piermario Curti Sacchi