All’evento “Shipping, Forwarding & Logistics meet Industry”, che si è svolto a Milano il 4 e 5 marzo 2025, il presidente di Assologistica, Umberto Ruggerone, ha sottolineato che l'intermodalità rappresenta una delle sfide più urgenti per il settore della logistica in Italia. Però, ha aggiunto che nonostante gli sforzi per promuovere un maggiore utilizzo del trasporto ferroviario, i dati pubblicati da Srm evidenziano una quota ancora marginale di merci movimentate su ferro. Quindi Ruggerone ha ribadito la necessità di un’azione concreta per riequilibrare il sistema logistico nazionale, illustrando le proposte dell’associazione.
Secondo Assologistica, uno dei principali ostacoli alla crescita del trasporto intermodale è l’asimmetria degli incentivi: “Il trasporto stradale beneficia di incentivi e contributi nettamente superiori rispetto a quelli destinati al trasferimento modale. È necessario fare chiarezza sulle scelte politiche e sulle risorse stanziate, affinché il settore ferroviario possa diventare una reale alternativa sostenibile”. Sempre in tema c’incentivi, Ruggerore ritiene che bisogna riformare anche il ferrobonus regionale, che oggi si basa sui chilometri percorsi, ritenendolo inefficace in un Paese con la conformazione geografica dell’Italia. “Serve un sistema che premi i volumi movimentati piuttosto che le distanze, ispirandosi a modelli come quello francese, che incentiva i costi terminalistici e il tiro gru”, ha precisato il prsidente di Assologistica.
L’altro nodo cruciale è l’efficienza operativa. Attualmente, la rete ferroviaria italiana soffre di ritardi e disservizi dovuti ai numerosi cantieri in corso sulle infrastrutture nazionali e internazionali. E ciò compromette la puntualità e l’affidabilità del sistema logistico, rendendo il trasporto su gomma una scelta più conveniente per le imprese.
Ruggerone chiede anche un maggiore impegno da parte della rete ferroviaria e degli operatori del settore per garantire standard operativi adeguati, perché “non è accettabileche ancora oggi il settore soffra per la scarsa tracciabilità e prevedibilità dei flussi logistici”. Anche i terminal intermodali e gli interporti stanno subendo le conseguenze dell’inefficienza dell’intero sistema: nonostante gli investimenti pubblici già stanziati, molte infrastrutture rischiano di rimanere sottoutilizzate in assenza di un traffico merci adeguato e di strumenti di sostegno mirati.
Ruggerone ha anche invitato le imprese a valutare l’intermodalità non solo come una scelta logistica, ma come un investimento strategico nella sostenibilità. Le certificazioni ambientali, oltre a garantire un maggiore accesso al credito, rappresentano un fattore di competitività sempre più rilevante sui mercati internazionali.