Un decisivo colpo di acceleratore per adeguare la rete ferroviaria italiana ai trasporti merci a standard europeo. Nei mesi estivi, da luglio a settembre 2019, numerose linee sono state interessate dai lavori che hanno comportato spesso la chiusura delle tratte coinvolte dai cantieri. L'obiettivo è stato soprattutto quello di ampliare la sagoma delle gallerie esistenti in modo da renderle percorribili anche dai trasporti intermodali di grandi dimensioni (profilo P400). Due gli interventi di maggiore portata su linee fondamentali nelle relazioni a lungo raggio: la Direttissima tra Bologna e Firenze via Prato (che comprende quella conosciuta con il nome di Grande galleria dell'appennino lunga 18,5 km) e la Succursale dei Giovi, vale a dire la linea di più recente costruzione tra Genova e la pianura padana.
In particolare, durante la chiusura della tratta ligure i treni merci hanno percorso in alternativa sia la linea storica dei Giovi via Busalla penalizzata dalla forte acclività, e pertanto utilizzata soprattutto in discesa verso Genova, sia la più favorevole linea del Turchino, anche se a singolo binario, che passa da Ovada. La chiusura al traffico della Bologna-Firenze invece ha visto un maggior utilizzo della ferrovia Tirrenica tra Genova e Pisa a servizio soprattutto dei porti della Spezia e Livorno. Sempre in questo quadrante che coinvolge Emilia, Toscana e Liguria i lavori di adeguamento impiantistico o tecnologico hanno interessato anche altre linee protagoniste nei collegamenti merci, come la Parma-La Spezia tra Pontremoli e Berceto e la bretella tra Viareggio e Lucca dove è stata ricostruita la galleria Ceracci di 1,7 km. Tutti questi interventi rientrano in un piano di potenziamento complessivo che prevede lavori concentrati soprattutto nei mesi estivi e che ha già portato all'adeguamento per i servizi merci intermodali di direttrici fondamentali come la linea internazionale verso la Svizzera via Luino, mentre si avvicina il traguardo definitivo con la conclusione delle opere previste sulla ferrovia Adriatica tra Bologna e Bari.
Piermario Curti Sacchi
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