Il terminal intermodale di Mortara si appresta al giro di boa dei 14 anni di attività e prenota un posto di rilievo nel podio dei collegamenti ferroviari a più vasto raggio scommettendo anche sull’apertura del Terzo Valico dei Giovi insieme ai conseguenti investimenti sulla rete ferroviaria lungo l’intero corridoio trans-europeo Reno-Alpi, o più semplicemente Genova-Rotterdam. Inaugurato il 21 novembre 2009, in tempi brevissimi è diventato operativo, accogliendo il primo treno nel dicembre dello stesso anno. Ora, con l’insegna Kombi Terminal Mortara fa parte della rete della società tedesca Kombiverkehr che ne ha assunto la piena operatività nel gennaio 2023.
Il polo logistico di Mortara anche se non eccelle nei collegamenti stradali solo all’apparenza può sembrare dislocato in una posizione ferroviaria di secondo piano rispetto ad altre strutture ubicate sulle direttrici principali come il vicino interporto di Novara, crocevia naturale sulla Torino-Milano. Perché sulla carta le potenzialità di crescita possono essere considerevoli, se Rfi guardasse con maggiore attenzione alla trasversale tra Alessandria e Novara, che ricomprende il terminal mortarese.
A dire il vero la tratta ferroviaria tra Mortara e Novara è già adeguata al profilo P/C80 senza limiti di sagoma per i trasporti intermodali, mentre a sud l’aggiornamento sarà completato contestualmente con gli investimenti per il Terzo Valico. In particolare sono già aperti i cantieri, anche se proseguono lentamente, per allargare la sagoma della galleria di Valenza, situata a cavallo con il comune di Valmadonna, in provincia di Alessandria, lunga 2330 metri, unico attraversamento in sotterraneo lungo la linea Alessandria-Mortara-Novara.
Mentre la direttrice tra il Terzo Valico e il nodo di Milano richiede ingenti investimenti, come i diversi quadruplicanti già in programma ma lontani dai cantieri, l’Alessandria-Novara potrebbe essere valorizzata come asse integrativo del corridoio Genova-Rotterdam, come è emerso nel corso di un convegno tenutosi a Mortara, promosso dall’associazione MiMoAl (Milano Mortara Alessandria) guidata da Franco Aggio e dove ha portato il suo contributo anche Davide Muzio, consigliere delegato di Kombi Terminal Mortara.
L’Alessandria-Mortara-Novara anche per il suo scarso traffico passeggeri potrebbe diventare quasi un itinerario privilegiato per le merci in quanto la capacità giornaliera attualmente utilizzata è molto lontana dal limite di saturazione: solo nella breve sezione tra Alessandria e Valenza si stima un picco del 60% che si riduce drasticamente oltre Torre Beretti, dove è poco superiore al 20%. Quindi ci sono spazi ampiamente sfruttabili una volta che si sono concluse le opere per allargare la sagoma, adeguare in modo uniforme il carico assiale al massimo valore e potenziare gli incroci secondo lo standard europeo a modulo 750 metri (anche se resterebbe il collo di bottiglia dell’innesto a Novara da sud).
Kombi Terminal Mortara ha avviato l’attività nel 2009 con il primo treno per Rotterdam, allargando progressivamente la propria rete di collegamenti, ora basata su cinque coppie settimanali con il porto olandese, sei con la belga Gent, tre rispettivamente con la tedesca Duisburg, l’olandese Venlo e Bari Giovinazzo, una coppia ciascuna con Marsiglia e Parigi e con prospettive di sviluppo su Brema e Hannover. L’interporto di Mortara si estende su una superficie complessiva di 700mila metri quadri, con all’interno il terminal che occupa circa 110mila metri quadri ed è dotato di quattro binari elettrificati di arrivo e partenza, tre binari di carico/scarico lunghi 650 metri, ma che potrebbero essere estesi fino allo standard di 750 metri.
Piermario Curti Sacchi