Il primo convoglio è composto da sedici carri, con una massa complessiva di 650 tonnellate. Questo servizio segna l'avvio della collaborazione tra il porto di Vado Ligure e l'interporto Sito di Orbassano, siglata nelle scorse settimane con l'obiettivo di rendere la piattaforma intermodale torinese un retroporto di Savona. All'arrivo del convoglio ha assistito anche il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, che ha dichiarato: "La riforma della logistica e della portualità sta procedendo concretamente con il completamento e la messa in funzione dell'ultimo miglio ferroviario tra porti ed interporti e con lo sblocco dei cantieri utili a rafforzare la competitività dei nostri porti".
Il ministro ha proseguito affermando che "l'esito positivo della sperimentazione darebbe, inoltre, la dimostrazione fisica che il porto di Savona Vado è integrato direttamente con il Corridoio Mediterraneo, rafforzando il ruolo dell'Italia nella promozione dei traffici Est-Ovest". Questo primo viaggio vuole mostrare agli operatori del settore ortofrutticolo del Centro Agroalimentare Torino di Orbassano che possono usare i porti del Mediterraneo al posto di quelli del Nord Europa per importare le merci da oltreoceano. È un traffico importante, perché questo mercato muove oltre mezzo milione di tonnellate l'anno, che oggi si muovono su strada.
Da gennaio dovrebbe partire un collegamento ferroviario feeder che sgrava le banchine portuali della sosta delle unità di carico in arrivo e partenza, spostando la composizione dei treni a Orbassano. Dall'interporto piemontese, infatti, le unità di carico provenienti da Savona possono salire su altri convogli diretti verso l'Italia settentrionale, la Francia, la Svizzera e parte della Germania. "Gli investimenti perché anche questo nodo della rete possa essere pienamente operativo con treni moderni sono in stato avanzato", precisa il ministero dei Trasporti.
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