Può capitare che una gara d’appalto vada deserta per svariati motivi, per la complessità delle procedure o anche solo per ragioni economiche, ma sicuramente ha destato molto scalpore la mancanza di interesse per un’opera che i proponenti definivano addirittura strategica e sulla quale puntavano molte carte: la costruzione e la gestione di un terminal intermodale ferroviario. Protagonista di questa storia è la provincia olandese di Gelderland, conosciuta in Italia anche come Gheldria, situata nella parte centro-orientale dei Paesi Bassi al confine con la Germania. Qui le autorità locali avevano predisposto il progetto per dar vita al Rail Terminal Gelderland.
Questa struttura era vista come un importante punto di riferimento intermodale per l’intera regione olandese orientale, ma soprattutto un’occasione per favorire il trasferimento dei trasporti verso la ferrovia: qui infatti passa la Betuweroute, una delle poche linee ferroviarie ad alta capacità realizzate in Europa espressamente per il servizio merci. Oltretutto la strada sembrava spianata in quanto i giudici amministrativi centrali avevano respinto tutti i ricorsi presentati contro la costruzione del terminal.
Il bando lanciato all’inizio del 2023 prevedeva la ricerca di un soggetto disposto ad assumersi non solo la costruzione ma anche la gestione del terminal di Gelderland per un periodo di 45 anni. L’obiettivo delle Autorità provinciali proponenti era assegnare la gara a un unico operatore nei primi mesi del 2024 per avviare i lavori nel secondo semestre dello stesso anno. Ma qui è avvenuto il colpo di scena. Nessuna impresa si è presentata o ha manifestato comunque interesse per la costruzione e la gestione di questa struttura intermodale ferroviaria.
La provincia di Gelderland ne ha preso atto e ha abbandonato l’ipotesi della costruzione, non rassegnandosi però all’idea di realizzare comunque una struttura anche in base a un progetto diverso. Non c’è voluto molto a trovare una soluzione alternativa che prevede una sorta di scambio urbanistico, ipotesi che viene descritta come allettante per le amministrazioni locali. In pratica, nel sito vicino a Valburg dove era progettato il terminal ferroviario la cui gara è andata deserta, verrebbe insediato e quindi delocalizzato l’attuale scalo ferroviario di Arnhem che si trova a una manciata di chilometri.
Secondo la stampa locale olandese questa ipotesi sarebbe salutata positivamente dall’amministrazione comunale di Arnhem, perché al suo posto lasciato libero dalle strutture ferroviarie potrebbe nascere un grande insediamento residenziale, un nuovo polo urbano ricco di servizi e costituito da centinaia di immobili, non molto lontano dal centro cittadino.
Lo scalo ferroviario così rivisto avrebbe sicuramente meno ambizioni rispetto al terminal previsto in precedenza, ma potrebbe sfruttare comunque la collocazione ideale in quell’area. Oltre alla possibilità di accedere direttamente alla Betuweroute, è funzionale anche la disponibilità dei collegamenti autostradali. Inoltre l’area è situata a una distanza giudicata ottimale da Rotterdam, con un entroterra economico interessante per favorire il trasferimento verso le spedizioni ferroviarie.
Piermario Curti Sacchi