Il treno organizzato dalla Sit Rail, società ferroviaria controllata dalla Smet, e dalla Compagnia Ferroviaria Italiana attraverserà la Pianura Padana da Torino a Verona, per poi dirigersi verso la linea adriatica per raggiungere Bari. Il convoglio caricherà semirimorchi e partirà entro gennaio, aprendo una nuova rotta tra le aree produttive della Pianura Padana, il Nord Est e il Mezzogiorno. La società dichiara che questo trasporto combinato ridurrà le emissioni di CO2 del 65% rispetto al tutto strada. "Con l'apertura di questo nuovo collegamento ferroviario per il trasporto di semirimorchi, riconfermiamo il nostro ruolo di operatore logistico intermodale e la nostra vocazione pionieristica nell'ambito dei trasporti", spiega Domenico De Rosa, amministratore delegato della Smet. "Grazie alla partnership con CFI e con Terminali Italia, da oggi le distanze tra Nord e Sud Italia si riducono sensibilmente, generando un notevole vantaggio competitivo per le aziende e un'importante riduzione in termini di emissioni inquinanti".
I treni toccheranno il terminal torinese di Orbassano, di Verona e di Bari con tre partenze settimanali in entrambe le direzioni, che potranno raddoppiare a maggio. Questa frequenza permetterà di trasferire su rotaia oltre 270 semirimorchi a settimana. "Abbiamo puntato da sempre per la nostra crescita su collaborazioni forti e solide e su progetti profondamente innovativi, che potessero dare una diversa visione del trasporto ferroviario", dichiara Giacomo Di Patrizi, amministratore delegato di CFI. " la splendida idea di Domenico De Rosa del primo treno multispot di semirimorchi che unisce Nord Ovest, Nord Est e Sud del Paese, ci porta assolutamente in questo solco e siamo pertanto fieri ed orgogliosi di essere al loro fianco in questa appassionante ed affascinante sfida".
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