L'Interporto Regionale della Puglia potrebbe essere salvato in extremis dal fallimento grazia a un finanziamento da 40 milioni di euro in arrivo dal fondo d'investimento Hig Capital. Lo ha rivelato la Gazzetta del Mezzogiorno e lo ha confermato il presidente della struttura interportuale barese, Davide Degennaro, senza però aggiungere dettagli sul piano e trincerandosi dietro i consueti accordi di riservatezza. Interporto Puglia è la società controllata dalla famiglia Degennaro, che a Bari ha costruito e gestisce su un'area di circa 440mila metri quadrati magazzini e uffici dedicati agli operatori del settore logistico. Una parte di questo complesso, circa 75mila mq, è occupata da uno scalo ferroviario scarsamente utilizzato.
Negli anni scorsi l'azienda ha sempre dovuto fare i conti con difficoltà finanziarie tanto che attualmente i debiti ammontano a 114 milioni e il Tribunale di Bari ha concesso due mesi di tempo per presentare un piano concordatario che sarà possibile attuare grazie al supporto di Hig Capital. Secondo quanto ricostruito dalla Gazzetta del Mezzogiorno, all'inizio dell'estate la Procura di Bari aveva chiesto il fallimento sia di Interporto Regionale della Puglia sia di Italfinance, la finanziaria della famiglia Degennaro, segnalando anche una serie di gravi sofferenze con il sistema bancario e l'esistenza di pesanti debiti tributari e contributivi.
A inizio luglio l'azienda ha depositato in Tribunale una lettera con cui Hig Capital avrebbe confermato la disponibilità a mettere sul piatto 40 milioni di euro mentre il piano concordatario pare si fondi sull'obiettivo di arrivare a una cancellazione del debito nei confronti dei finanziatori con un accordo tombale. Il piano di salvataggio passerebbe anche attraverso "alcune operazioni societarie straordinarie (eventualmente anche con soggetti di diritto estero) espressamente richieste dal soggetto finanziatore" e con il possibile intervento di "altri soggetti interessati a finanziare l'attività in continuità ovvero a rilevarla in titolarità o godimento". Ciò lascia dunque ipotizzare che l'interporto di Bari sia destinato a essere ceduto o comunque affidato a un nuovo gestore.
Parallelamente ai risvolti finanziari della vicenda ci sono poi quelli legali. Interporto Regionale della Puglia è infatti coinvolta in un contenzioso amministrativo con la Regione Puglia per 90 milioni di fondi europei destinati all'ampliamento delle strutture prima concessi e poi revocati (nove dei quali già erogati e per i quali è stata chiesta la restituzione dall'assessorato ai Trasporti) che hanno visto i Degennaro soccombere in primo grado. Si attende ora il pronunciamento del Consiglio di Stato.
Nicola Capuzzo
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