Tirrenia dalla seconda settimana di febbraio 2020 non opera più la linea regolare fra i porti di Catania, in Sicilia, e Napoli, in Campania. Lo ha annunciato la stessa compagnia di navigazione parte del Gruppo Moby con una nota indirizzata a tutte le aziende di trasporto dove si legge: “Gentilissimi clienti vi informiamo che dalla prossima settimana Tirrenia si vedrà costretta, suo malgrado, a interrompere l’esercizio del collegamento marittimo per le merci fra Napoli e Catania”. La nota aggiunge che “questa linea era stata aperta nel giugno del 2018 su richiesta del mercato dell’autotrasporto e Tirrenia l’ha fortemente supportata con investimenti importanti. Oggi ci vediamo costretti a interrompere l’esercizio alla luce della mancanza di traffico a sufficienza a sostenere economicamente la linea. Gli altri collegamenti marittimi proseguiranno come da programmazione”.
La sospensione del servizio marittimo regolare fra i porti di Napoli e di Catania non è piaciuta all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale. In una nota l’Autorità portuale afferma: “Senza alcuna comunicazione preventiva, e anzi in contraddizione rispetto a quanto affermato in una recente riunione tenutasi a Napoli presso l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, Tirrenia ha sospeso il collegamento di autostrada del mare tra i porti di Napoli e Catania”. Il presidente dell’Asp, Pietro Spirito, aggiunge: “Si tratta di una decisione che arreca danno al tessuto economico regionale e alla rete dei collegamenti marittimi meridionali. Accanto alla già annunciata decisione di chiudere la sede partenopea della società, questa iniziativa genera un effetto di deterioramento competitivo che si trasmette ad altri soggetti della comunità portuale. L’Autorità continuerà a vigilare avendo come obiettivo il miglior utilizzo delle infrastrutture portuali, per lo sviluppo dei traffici e dell’occupazione”.
Gli autotrasportatori siciliani, soprattutto i padroncini, sono invece allarmati dal temuto aumento delle tariffe che la situazione di quasi monopolio di Grimaldi sulla rotta fra Catania e Salerno potrebbe generare. Oltre alla compagnia marittima partenopea, infatti, fra Sicilia e Campania opera solo Cartour con il collegamento fra i porti di Salerno e Messina (quest’ultimo porto dista un centinaio di chilometri da Catania).
Nicola Capuzzo