Tra le varie alternative attivare dopo il 12 agosto 2017 – quando uno smottamento a Rastatt ha interrotto la Ferrovia del Reno – c'è anche il cabotaggio marittimo con traghetti, che si affiancano ai camion (insufficienti a sostituire completamente i treni) e le alternative ferroviarie (anch'esse non sufficienti in termini di capacità). Una soluzione tutta italiana è stato l'avvio di un servizio ro-ro per rotabili tra Anversa e Savona, che ha frequenza settimanale con capacità di carico di cento semirimorchi e tempi di transito di sette giorni.
"Grazie a questa operativa short-sea, unitamente ai servizi di backup ferroviari attivati e alla flotta di automezzi di proprietà, stiamo mettendo in campo tutta la nostra capacità nel ricercare soluzioni per minimizzare gli impatti della chiusura di Rastatt", spiega aggiunge Marco Manfredini, COO del Gruppo Arcese. "Gli ordini dei nostri clienti, dopo il consueto periodo di stasi estiva, stanno rientrando nel pieno dell'operatività comportando una concentrazione nei terminali ferroviari di semirimorchi pronti per essere caricati e limitando di conseguenza la capacità di accettarne di nuovi".
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