Il rallentamento dell’economia causato in Europa dalla pandemia di Covid-19 ha colpito anche il trasporto ferroviario intermodale, anche se non in misura drammatica. Le rilevazioni dell’associazione degli operatori Uirr mostrano un calo nel secondo trimestre del 2020 di quasi il 15%, che porta il risultato del primo semestre a una flessione del 7%. Secondo il presidente dell’associazione, Ralf-Charley Schultze, le perturbazioni economiche peseranno sul settore anche nei prossimi mesi. La pandemia ha interrotto una tendenza alla crescita del trasporto ferroviario intermodale, che nel 2019 ha registrato un incremento dell’1,5% in termini di tonnellate per chilometri.
Secondo la Uirr, l'approvazione e la prima applicazione del Primo Pacchetto Mobilità, che riforma l’autotrasporto internazionale, porterà conseguenze anche nel trasporto intermodale europeo, almeno sulle lunghe distanze. La situazione potrà ulteriormente cambiare quando saranno approvati il Secondo e il Terzo Pacchetto Mobilità, che prevedono anche modifiche all’eurovignetta per i veicoli industriali, e all’applicazione del Green Deal.