L'avvio il 30 giugno 2024 del collegamento ferroviario per semirimorchi P400 gestito da Tramesa tra il porto di Valencia e Madrid ha permesso a Trans Italia (che ha collaborato a questo progetto ferroviario fin dall’inizio, seguendo anche la fase sperimentale) di svolgere un trasporto trimodale strada-mare-rotaia dall’Italia alla Spagna. Il trasportatore italiano usa le autostrade del mare tra i due Paesi dal 1997, usando inizialmente la rotta di Grimaldi tra Salerno e Barcellona, con successivo spostamento dello scalo iberico a Valencia.
Oggi Trans Italia usa un ventaglio di porti più ampio sul versante italiano, caricando i semirimorchi sulle ro-ro di Grimaldi che viaggiano dai porti di Salerno, Civitavecchia, Livorno, Savona, Palermo e Catania in direzione di Valencia. Gran parte del percorso è svolto così su mare e poi su treno dal porto spagnolo a Madrid, limitando la strada alle tratte iniziali e finali. Trans Italia prevede che questa soluzione trasferirà dal tutto strada oltre diecimila veicoli industriali l’anno, stimando una riduzione del Ghc dell’85% per singola tratta tra Valencia e Madrid.
Nei giorni precedenti l’avvio ufficiale del collegamento ferroviario spagnolo, Trans Italia e Tramesa hanno svolto diverse prove di fattibilità, comprese quelle di carico e scarico dei semirimorchi nel porto di Valencia. Al progetto ha collaborato anche il gestore spagnolo delle infrastrutture ferroviarie Adif, adottando il profilo della linea per renderla idonea al traffico di semirimorchi P400. L’amministratore delegato di Trans Italia, Luigi D'Auria, anticipa che la strategia multimodale di Trans Italia non si ferma qui: “L’azienda ha piani ambiziosi per estendere ulteriormente la propria rete, con l’obiettivo di raggiungere anche il Portogallo”.