I numeri sono poco più che simbolici, ma ciò che conta è aprire una via che s’inserisce come un tassello nelle relazioni intermodali su ferro nel cuore dell’Europa. I 22 semirimorchi caricati su un treno merci che a maggio 2020 ha percorso i circa 1500 chilometri che separano la regione metropolitana Rhein-Ruhr in Germania dalla Lituania a modo loro rappresentano una svolta su una relazione finora dominata dal trasporto stradale. Il convoglio è partito da Kaldenkirchen, località tedesca vicina al confine con i Paesi Bassi e in due giorni ha raggiunto Šeštokai nella Lituania sud-occidentale.
La particolarità è che il treno non ha subito rotture di carico in quanto ha potuto percorrere una tratta della rete ferroviaria della repubblica baltica armata con lo scartamento standard internazionale di 1435 mm invece di quello largo, tipico delle ferrovie russe e dei loro ex paesi satelliti, di 1520 mm. Il trasporto è stato gestito da LG Cargo (ferrovie lituane), la maggiore azienda di servizi di trasporto e logistica nella regione baltica, insieme con l’operatore polacco PKP Cargo e all’impresa specializzata CargoBeamer. I semirimorchi, tra cui figuravano anche unità di Arcese, sono stati movimentati nello scalo di Šeštokai per proseguire su strada verso le destinazioni finali.
La Lituania ripone molte aspettative nel trasporto merci ferroviario. Per questo, la tratta che dal confine con la Polonia raggiunge l’importante nodo di Kaunas è a scartamento internazionale. In prospettiva sarà questo lo standard adottato in tutte le nuove linee a vocazione europea in progetto o già in costruzione anche in quei paesi che prevedevano altre misure.
Tra queste c’è Rail Baltica, la ferrovia ad alta capacità, inserita nei corridoi europei Ten-T, che mette in relazione le Repubbliche baltiche, partendo dalla Finlandia, con la Polonia e quindi il centro Europa. L'itinerario, escluso il braccio di mare, sarà lungo circa 870 km, a doppio binario elettrificato a scartamento normale ed equipaggiato con il sistema di segnalamento europeo interoperabile Ertms-Etcs. Consentirà per i treni merci una velocità di 120 km/h.
Dal canto loro le ferrovie della Polonia hanno varato un piano finanziato dall’Unione Europea per adottare il segnalamento Ertms su 14mila chilometri di rete. Dalla Polonia parte il Corridoio merci europeo 11, conosciuto anche come la Via dell'Ambra che coinvolge Slovacchia, Ungheria e Slovenia, dal confine polacco-bielorusso al porto di Capodistria. Ma incrocia anche il corridoio Baltico Adriatico numero 5 che attraverso il valico di Tarvisio e la ferrovia Pontebbana raggiunge i porti e le aree logistiche orientali con antenne su Trieste, Venezia, Bologna e Ravenna.
Piermario Curti Sacchi