Nelle prossime settimane Logtainer, multimodal transport operator del gruppo Finsea, avvierà un nuovo collegamento dal porto di Trieste al cuore dell'Emilia Romagna. Nello specifico, è un servizio con frequenza trisettimanale che, con trazione affidata a Trenitalia, collegherà il Trieste Marine Terminal dello scalo giuliano con l'Interporto di Bologna. "Sull'Emilia operiamo già molto, ma dal Tirreno. Per quel che riguarda i porti adriatici si tratta di una prima volta" spiega Guido Nicolini, amministratore delegato di Logtainer.
Sulla decisione ha giocato un peso non irrilevante la riorganizzazione dei servizi marittimi dal Far East seguita all'avvio delle nuove alleanze fra i principali armatori container del mondo, la 2M (cooperazione fra Maersk Line e MSC) e Ocean Three (consorzio tra CMA CGM, UASC e China Shipping). Le prime toccate di questi servizi sono previste per metà febbraio. Non a caso, nei giorni scorsi al Molo VII, gestito dal terminalista legato al network di Pierluigi Maneschi, sono stati condotti alcuni stress test, che hanno registrato diversi record di operatività per la presenza contestuale di due grandi navi oceaniche (Ever Eagle da 6500 teu e 290 metri di lunghezza e Maersk Northern Jubilee da 8500 teu e 320 metri), l'impiego in contemporanea di sette gru e l'utilizzo di 350 camion e sei treni per smaltire i container.
"I servizi di questi nuovi consorzi armatoriali hanno in Alto Adriatico un transit time migliore che nel Tirreno per raggiungere alcune destinazioni italiane: potendo offrire via ferrovia un servizio con resa A-B siamo più competitivi di molti feeder marittimi" prosegue Nicolini, convinto che le potenzialità di Trieste siano in tal senso elevate e destinate a crescere.
E non solo per quel che riguarda i container, bensì anche per il combinato: "Oltre ad alcuni vantaggi fiscali, le linee ferroviarie da Trieste sono state ben potenziate da RFI. Fino a Bologna si riescono a trasportare senza particolari accorgimenti non solo contenitori high cube, ma anche semirimorchi con sagoma P400. E lo stesso vale per la dorsale che oggi arriva a Milano, ma che presto dovrebbe essere allungata fino a Torino. Se si sommano le restrizioni sempre maggiori per il cabotaggio stradale (il riferimento è in particolare alle recenti previsioni per quello extraeuropeo contenute nello Sblocca Italia, ndr) e i crescenti volumi di traffico che su Trieste convergono da molti Paesi mediterranei, Turchia in primis, è facile immaginare che per la rotaia si aprano prospettive assai interessanti dallo scalo giuliano".
Nicola Capuzzo
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