Primo colpo di pala, anche se per ora solo burocratico, per la realizzazione del nuovo terminal ferroviario di Isola della Scala, alle porte di Verona. Gli assessorati al Territorio, Infrastrutture e Trasporti hanno portato in giunta della Regione Veneto, che l’ha approvata il 26 agosto 2020, una deliberazione che dà il via formale per la realizzazione della nuova struttura intermodale, voluta espressamente per potenziare i trasporti combinati lungo l’asse del Brennero.
Arriva così a una fase decisiva un progetto che ha conosciuto un iter tutt’altro che breve e che vede come protagonista, anche se indirettamente, l’Autostrada del Brennero. La concessionaria, già nel 1996, attraverso la società affiliata STR, aveva acquistato nel comune di Isola della Scala un terreno di una settantina di ettari da destinare a una nuova struttura di supporto per i trasporti ferroviari, giudicando in prospettiva satura l’area veronese dove sorge l’interporto Quadrante Europa promosso dal consorzio Zai.
Questa iniziativa rappresenta un caso praticamente unico di una concessionaria autostradale impegnata nello sviluppo di un progetto ferroviario fortemente integrato nel territorio. La società STR Brennero Trasporto Rotaia (interamente controllata da Autobrennero) nel corso del 2020 si è concentrata nella progettazione e sviluppo della nuova struttura sulla base di uno studio preliminare condotto da una società specializzata, TRT, che ha individuato il dimensionamento delle aree e lo sviluppo dell’accessibilità e dei raccordi ferroviari e stradali, oltre alla definizione delle aree di stoccaggio necessarie.
La delibera ora approvata dalla giunta della Regione Veneto parla di “misure organizzative per attivare il coordinamento, sotto il profilo di pianificazione e programmazione territoriale-urbanistica, delle iniziative necessarie per la realizzazione del terminal ferroviario a Isola della Scala”. La bozza del protocollo di intesa sarà ora sottoscritta con gli enti territoriali interessati in modo da arrivare al masterplan definitivo del terminal ferroviario.
La nuova struttura non è vista come un concorrente per l’interporto Quadrante Europa, ma come un ulteriore tassello di un comprensorio che aspira a diventare una delle principali aree logistiche del nord Italia, crocevia tra l’asse del Brennero e il corridoio transpadano. Del resto, anche il Quadrante Europa ha in corso investimenti per una quarantina di milioni di euro per potenziare le infrastrutture, soprattutto ferroviarie, in vista dell’entrata in esercizio della nuova ferrovia con il tunnel di base del Brennero e il parziale quadruplicamento della linea tra Fortezza e Verona. Anche l’attuale scalo merci di Verona di Rfi verrà ricollocato in quest’area.
Piermario Curti Sacchi