Una costante riduzione dei veicoli industriali alimentati a gasolio e una contemporanea crescita di quelli a emissioni zero. Questo è l’obiettivo dell’accordo raggiunto il 18 gennaio 2024 tra i negoziatori del Parlamento Europeo e i rappresentanti del Consiglio UE sui nuovi livelli di emissioni di CO2 per veicoli industriali, autobus e rimorchi. Questo è ancora un accordo politico provvisorio, che dovrà essere approvato dai rappresentanti degli Stati membri nell’ambito del Coreper e dalla Commissione Ambiente dell’Europarlamento e poi adottato formalmente da entrambe le istituzioni.
La modifica degli attuali livelli di emissioni dei veicoli industriali è stata proposta il 14 febbraio 2023 dalla Commissione Europea con lo scopo di ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 e di raggiungere la neutralità climatica nel 2050. Le principali modifiche a tale proposta riguardano l'estensione del campo di applicazione del Regolamento, la definizione di “veicolo a emissioni zero” e nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni a livello dell’UE per il 2030, 2035 e 2040. Il Consiglio e il Parlamento adottarono le loro posizioni sul Regolamento modificato rispettivamente nell'ottobre e nel novembre 2023.
Con questo accordo, il Consiglio e il Parlamento mantengono gli obiettivi fissati dalla Commissione nella sua proposta per ridurre le emissioni in tre fasi: 2030 (45%), 2035 (65%) e 2040 (90%), oltre alla riduzione del 15% entro il 2025, già prevista dalla normativa vigente. Questi obiettivi si applicheranno ai veicoli industriali con massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate e agli autobus, ma comprenderà anche i rimorchi (con riduzione del 7,5%) e semirimorchi (-10%). Riguardo a questi ultimi, il testo introduce la definizione di e-trailer, soluzione che contribuirà alla riduzione di CO2 dei rimorchi.
Questa normativa dovrebbe favorire la progressiva introduzione di veicoli a zero emissioni a scapito di quelli alimentati a gasolio. Il testo prevede esenzioni per i produttori di piccoli volumi e veicoli utilizzati per l'estrazione mineraria, la silvicoltura e l'agricoltura; veicoli ad uso delle Forze Armate e dei Vigili del Fuoco; veicoli destinati alla protezione civile, all'ordine pubblico e all'assistenza medica. L’accordo rinvia al 2035 il campo di applicazione del Regolamento anche ai veicoli con allestimenti specifici, come i compattatori per rifiuti o le betoniere.
Sempre in tale contesto, la Commissione Europea dovrà sviluppare una metodologia comune per valutare e rendicontare le emissioni di CO2 dell'intero ciclo di vita dei nuovi veicoli industriali e considerare un fattore di correzione del carbonio (Ccf) nella transizione verso una mobilità a zero emissioni. Nella revisione sarà valutata anche una metodologia per la registrazione dei veicoli industriali alimentati esclusivamente con carburanti a zero emissioni di CO2. In futuro, la Commissione Europea valuterà se estendere questa normativa anche ai veicoli con massa complessiva inferiore a 5 tonnellate.
L'accordo provvisorio affronta anche la questione dei veicoli convenzionali convertiti in elettrici (o comunque a zero emissioni). I colegislatori incaricano la Commissione di valutare, entro il 2025, la necessità di agevolare la diffusione sul mercato dei veicoli industriali modificati attraverso norme armonizzate per la loro approvazione.