Il 19 settembre 2023, la francese Cma Cgm e la danese Maersk hanno annunciato l’avvio di una collaborazione sulla transizione energetica nel trasporto marittimo di container. In particolare, lavoreranno insieme per sviluppare l’uso di carburanti alternativi al gasolio di origine fossile per muovere le portacontainer. Le due compagnie fisseranno un obiettivo per arrivare alle zero emissioni nette, arrivandoci tramite soluzioni scalabili che possano ridurre l’impatto ambientale già in questo decennio.
Tra le azioni già intraprese individualmente ci sono gli ordini di navi alimentate con bio ed e-metanolo firmati da Maersk e ordini di navi a gas naturale liquefatto (che possono userà anche bio ed e-metanolo) firmati da Cma Cgm. In una nota, le società affermano che “sebbene questi due tipi di carburante appaiano ora come i più maturi tra le soluzioni esistenti, entrambe le società prevedono che il futuro mix di combustibili del trasporto marittimo includerà altri prodotti che dovrebbero essere sviluppati nei prossimi anni”.
Successivi interventi congiunti previsti dall’alleanza prevedono lo sviluppo di nuovi standard per carburanti alternativi e modalità per il funzionamento di navi a metanolo verde (sicurezza e rifornimento), nonché preparare i porti per questa soluzione. Inoltre, attueranno programmi congiunti di ricerca e sviluppo di soluzioni a zero emissioni nette. Le due compagnie accolgono con favore l’esito del recente Comitato per la Protezione dell’Ambiente Marino dell’Organizzazione Marittima Internazionale durante il quale è stata adottata la strategia 2023 dell’Imo per ridurre le emissioni di gas serra dalle navi, con obiettivi rafforzati per contrastare le emissioni nocive.
A tale proposito, Cma Cgm e Maersk “affermano la loro disponibilità a impegnarsi in modo collaborativo con le parti interessate in materia di regolamentazione nella creazione di un quadro normativo internazionale solido e sostenibile sui gas serra e invitano altre compagnie di navigazione internazionali che lo desiderano ad unirsi a loro in questa cooperazione con le istituzioni di regolamentazione. Tale quadro è, dal punto di vista di entrambe le nostre aziende, un prerequisito per ridurre le emissioni di carbonio per il settore del trasporto marittimo e garantire condizioni di parità per un contesto economico globale”.