Secondo la società, questo aereo potrebbe eliminare le emissioni di 50mila tonnellate di CO2 l'anno. Il sistema ibrido, basato su celle a combustibile situate nella stiva, carica alcune batterie leggere con l'energia prodotta dei freni durante l'atterraggio. Questa energia elettrica serve per muovere l'aereo a terra, per esempio durante l'avvicinamento al terminal o alla pista, senza usare i jet. Questo sistema è produttivo per le compagnie, come easyJet, che svolgono rotte corte o medie e che quindi compiono frequenti atterraggi e si muovono molto a terra. EasyJet stima che il 4% del combustibile usato ogni anno sia consumato proprio negli spostamenti al suolo, che mediamente sono di venti minuti per volo.
I carrelli sono mossi da motori elettrici posti nelle ruote, che permettono anche una maggiore maneggevolezza dell'aereo e consentono al pilota di regolare velocità, direzione e frenature. Ciò evita la necessità del traino durante le manovre. L'unica emissione del sistema ibrido è acqua, che può essere usata per alimentare il sistema idraulico del vano passeggeri.
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