Dopo i trattori stradali anche le locomotive imboccano la strada dell'alimentazione alternativa a Gnl. Questa tecnologia del tutto pionieristica per il settore ferroviario è stata sviluppata soprattutto da una dinamica società con sede a Riga, in Lettonia. DiGas, costituita nel 2012, si è specializzata nell'applicazione di tecnologie a doppia alimentazione nei grandi motori diesel. Ora questa soluzione è stata scelta da Operail, la società di logistica ferroviaria di Tallin, in Estonia, che ha come unico azionista il Governo della Repubblica baltica. Finora la tecnologia a doppia alimentazione nel settore ferroviario è rimasta confinata ai locomotori da manovra, mentre in questo caso l'accordo tra Operail e DiGas riguarda una locomotiva merci per servizi di linea. Si stima come un mezzo di trazione a gas naturale liquefatto possa consumare il 30% in meno rispetto a un diesel tradizionale con un impatto positivo anche dal punto di vista dell'inquinamento grazie a un abbattimento del 20% per l'anidride carbonica e del 70% per l'anidride solforosa.
Il progetto pilota messo in cantiere vale 250mila euro, ma si prevede un abbattimento dei costi una volta industrializzata la procedura, che in prospettiva coinvolgerà tutte le locomotive diesel per il trasporto merci di Operail. Il processo di riqualificazione interessa un esemplare della famiglia C36, vale a dire una grande locomotiva di produzione americana (gruppo General Electric). Il serbatoio del carburante da 17mila litri sarà suddiviso in due sezioni, metà per il gasolio, metà per il Gnl, oltre ovviamente all'installazione di un impianto adatto a gestire la doppia alimentazione: questa sarà computerizzata per ridurre i consumi e fornire ulteriori informazioni su come ottimizzare in prospettiva la gestione del carburante.
La prima locomotiva a gas naturale liquefatto sarà completata nella primavera 2020, collaudata e omologata in modo da iniziare il servizio merci alla fine dello stesso anno. Operail, insieme alle compagnie ferroviarie di Lettonia e Lituania, nel 2018 ha siglato un accordo per gestire i trasporti lungo il corridoio dell'Ambra. Sempre nello stesso anno, l'impresa estone ha trasportato 13,4 milioni di tonnellate di merci.
Piermario Curti Sacchi
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