Per favorire l’uso dei veicoli industriali pesanti alimentati con gas naturale liquefatto, la Germania ha adottato una politica diversa da quella italiana. Mentre nel nostro Paese si fornisce un contributo all’acquisto di 20mila euro, che però viene erogato un paio d’anni dopo la firma del contratto, i tedeschi hanno deciso di contribuire tramite i costi d’esercizio, ossia esentando i veicoli a gas naturale dal pagamento del pedaggio Maut. Questa soluzione porta due vantaggi: il primo e che l’impresa risparmia fin dal primo chilometro di viaggio del camion e il secondo è la proporzionalità sulla base del chilometraggio percorso e, quindi, anche della riduzione dell’inquinamento effettivamente prodotta. Il Governo tedesco ha introdotto questo beneficio nel 2019 e doveva durare fino al 2020, ma all’inizio di giugno il Parlamento tedesco ha approvato la sua estensione fino al 2023.
Un motivo della proroga è anche l’emergenza Covid-19, che sta colpendo economicamente anche le imprese di autotrasporto tedesche, che hanno quindi un altro strumento per ridurre i costi. Finora l’esenzione dal Maut ha spinto gli autotrasportatori tedeschi ad acquistare 1900 veicoli industriali a gas naturale, di cui 1421 liquefatto. Si stima che tale scelta abbia ridotto le emissioni di CO2 di 24mila tonnellate, considerando una percorrenza media di 100mila chilometri l’anno per ciascun veicolo.