I costruttori di veicoli industriali compiono un balzo in avanti, almeno teorico, nella decarbonizzazione dell’autotrasporto. Lo fanno tramite la loro associazione europea Acea, che a metà dicembre 2020 ha dichiarato che entro il 2040 sarà possibile vendere solo camion che funzioneranno senza combustibili fossili, per raggiungere la neutralità dal carbonio nel 2050. In pratica è la dichiarazione di estinzione del motore diesel. Ciò potrà avvenire, aggiunge l’Acea, a condizione che entro tale data siano state costruite le infrastrutture per il rifornimento e sia fissato un quadro politico coerente, che comprenda un sistema di tassazione delle emissioni di CO2 per guidare la transizione. Questa dichiarazione è certificata dal punto di vista scientifico da alcuni scienziati del Potsdam Institute for Climate Impact Research.
Una dichiarazione congiunta firmata da Acea e Potsdam Insititute delinea un programma per giungere alle decarbonizzazione dell’autotrasporto. Le condizioni per farlo comprendono pedaggi stradali basati sulle emissioni di CO2 (come ha recentemente proposto il Consiglio dei ministri europea nella riforma dell’eurovignetta) e una rete d’infrastrutture di ricarica di elettricità e di rifornimento d’idrogeno dedicata ai veicoli pesanti.