L'obiettivo di questo documento, "è ridurre l'impatto ambientale nei trasporti via mare e su strada e lanciare uno sviluppo competitivo del settore del GNL". Una nota del Mise spiega che entro la scadenza del 25 luglio verranno acquisiti pareri sul documento che è stato messo in consultazione. Poi sarà definita, tenendo conto dei commenti pervenuti, una strategia nazionale del GNL, che indicherà obiettivi concreti da conseguire e le misure previste per l'attuazione, con la finalità di giungere alla fine del 2015 alla sua adozione da parte dei ministeri interessati.
Mediante un questionario online, sarà possibile inviare commenti a una serie di temi di discussione utili a verificare la disponibilità del sistema Paese a impegnarsi verso questo progetto complessivo di sviluppo. L'esigenza di valutare tale strategia deriva da due atti propulsivi, uno di iniziativa parlamentare e l'altro connesso a specifiche previsioni in ambito europeo.
Ricordiamo che il Governo Italiano si è impegnato in sede parlamentare e a livello europeo ad adottare iniziative per la realizzazione di centri di stoccaggio e ridistribuzione nonché norme per la realizzazione dei distributori di GNL in tutto il territorio nazionale, anche per ridurre l'impatto ambientale dei motori diesel nel trasporto via mare e su strada, nonché i costi di gestione per gli utilizzatori di motori diesel e per sviluppare l'uso del GNL.
A livello comunitario, la Commissione Europea, con la direttiva 2014/94/EU sullo sviluppo dell'infrastruttura per i combustibili alternativi (DAFI), ha previsto che gli Stati membri producano piani di sviluppo delle diverse fonti alternative per il settore dei trasporti entro il 2016. In tale contesto si colloca anche il GNL, per cui la direttiva prevede che, attraverso i rispettivi quadri strategici nazionali, gli Stati Membri assicurino che entro il 31 dicembre 2025 venga realizzato un numero adeguato di punti di rifornimento nei porti marittimi appartenenti alla rete centrale Ten-T ed entro il 31 dicembre 2030 nei principali porti della navigazione interna.
Il documento, redatto da un gruppo di lavoro coordinato dal Mise cui hanno partecipato vari ministeri, associazioni e stakeholder, esamina i settori di utilizzo, il mercato del GNL, le previsioni di domanda nazionale nel campo dei trasporti e degli altri usi, le normative di sicurezza, la logistica, le possibilità di sviluppo in ambito portuale e del traffico marittimo, l'utilizzo come carburante per il trasporto stradale pesante, le innovazioni normative utili a incentivarne lo sviluppo e la accettabilità sociale.
Nicola Capuzzo
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