Secondo il sito Euractiv, la Germania avrebbe ritirato il sostengo al nuovo Regolamento comunitario sulle emissioni dei veicoli industriali, imponendo così alla presidenza belga il rinvio dal 7 al 9 febbraio del voto del Coreper, che riunisce i rappresentanti permanenti dei Governo presso la UE. Infatti, senza l’apporto tedesco non si otterrebbe la maggioranza per approvare il testo, che ha già ottenuto i semaforo verde da parte del Consiglio UE e dell’Europarlamento. Il nuovo Regolamento prevede che entro il 2040 i veicoli industriali nuovi dovranno emettere il 90% in meno di CO2 rispetto a oggi, eliminando di fatto i veicoli con motori a combustione interna.
Ungheria e Slovacchia hanno già dichiarato l’opposizione al nuovo Regolamento, poi ci sono Paesi, come l'Italia, che non hanno ancora una posizione netta. Quella della Germania sembrava favorevole, ma il ministero dei Trasporti ha dichiarato di ritirare il suo sostegno, secondo Euractiv. Il nuovo regolamento sarà approvato dal Coreper se otterrà il voto favorevole dei Paesi che rappresentano almeno il 65% della popolazione comunitaria.
Da Berlino non è però ancora arrivata una posizione ufficiale e in una conferenza stampa il portavoce del Governo, Steffen Hebestreit, ha dichiarato che entro il 9 febbraio sarà espressa la posizione tedesca. Il partito liberale tedesco, cui appartiene il ministro dei Trasporti Volker Wissing, si è dichiarato contrario ai divieti imposti ai veicoli con motore termico, affermando che anche i carburanti diversi dal gasolio fossile, come i biocarburanti (e-fuel), possono essere neutri dal punto di vista climatico.
Bisogna aggiungere che, paradossalmente, i costruttori tedeschi di veicoli industriali sono quelli che stanno maggiormente puntando sulla trazione elettrica, saltando il passaggio al gas naturale liquefatto. Non è chiaro se la posizione dei liberali, che potrebbe trascinare l’intero Governo, sia autonoma o sia stata richiesta dai produttori di veicoli. Questa seconda ipotesi potrebbe indicare un rallentamento dei marchi tedeschi sull’elettrico.