Dal primo aprile 2022 la Svizzera aumenterà da 16,50 a 18,75 metri la lunghezza massima concessa ai veicoli industriali che offrono zero emissioni e che hanno una cabina aerodinamica. Inoltre, aumenterà la massa complessiva dei veicoli elettrici di due tonnellate e di quelli a gas naturale, liquefatto o compresso, di una tonnellata. In questo modo, la Confederazione si adegua alla strategia comunitaria di favorire i veicoli a basso impatto ambientale. Per tutti, il Governo svizzero ha annunciato che nel determinare le tariffe del pedaggio terrà maggiormente conto delle emissioni di CO2, ma in questo caso la riforma entrerà in vigore entro la metà del 2023.
Nonostante questi provvedimenti, la Confederazione continuerà a favorire il trasferimento del traffico merci dalla strada alla rotaia. In un rapporto del 2019, il Governo ha infatti sostenuto che anche i camion elettrici causano costi sociali tramite l’usura delle infrastrutture e la congestione delle strade. Attualmente, il pedaggio imposto ai veicoli industriali rende 1,4 miliardi di euro l’anno. Entro la fine del 2023, il Governo pubblicherà un rapporto con nuove proposte per traferire le merci dalla strada alla rotaia.