Interporto Padova ha presentato l’8 aprile 2025 tre importanti iniziative per la transizione ecologica della logistica: la nascita della prima Comunità Energetica Rinnovabile nella zona industriale, l’aggiornamento dell’impianto fotovoltaico già presente sui tetti dei magazzini e l’introduzione del primo furgone elettrico nella flotta del servizio Cityporto. Per la prima, Interporto Padova ha destinato la copertura di un proprio magazzino in Corso Stati Uniti, pari a 20 mila metri quadrati, all’installazione di un impianto fotovoltaico da un megawatt di potenza. Questo sarà in grado di produrre oltre un milione di chilowattora all’anno e permetterà di evitare l’immissione in atmosfera di circa 520 tonnellate di CO2, offrendo vantaggi ambientali ed economici alle aziende della zona.
Il progetto, realizzato dalla società veneta Gift, e finanziato con fondi privati e agevolazioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, grazie alla regia di Ambico Group. La produzione di energia sarà condivisa tra i membri della Comunità, aperta ad aziende, enti pubblici e, in futuro, anche ai cittadini. Secondo Jonathan Morello Ritter, presidente di Ambico Group, “questo è il momento giusto per investire nel fotovoltaico: la disponibilità di fondi e le nuove normative rendono questa scelta vantaggiosa per tutti, anche per la Pubblica Amministrazione, che può mettere a disposizione tetti, parcheggi e aree inutilizzate per generare valore ambientale ed economico”. L’obiettivo è creare una rete diffusa di comunità energetiche capaci di coprire fino al 30% del fabbisogno energetico dell’intera area produttiva.
Parallelamente, Interporto Padova ha avviato un importante aggiornamento tecnologico del suo impianto fotovoltaico, installato nel 2010 e all’epoca il più grande d’Italia nel suo genere. Nei mesi scorsi, il gestore ha sostituito parte dei moduli esistenti con 7.770 nuovi pannelli in silicio monocristallino di ultima generazione, aumentando la potenza complessiva dell’impianto da 13 a 16,3 megawatt. L’intervento ha interessato le coperture di due edifici nella Cittadella della Logistica lungo Via Inghilterra, per una superficie complessiva di oltre 40mila metri quadrati. La nuova configurazione permette di produrre energia sufficiente a soddisfare il fabbisogno annuo di circa 6.500 famiglie. A quindici anni dall’installazione originaria, l’impianto si conferma pienamente operativo grazie a una tecnologia più efficiente e a un quadro normativo oggi molto più favorevole.
La terza novità riguarda la mobilità sostenibile. Da alcune settimane circola nel centro storico di Padova il primo furgone elettrico della flotta Cityporto. Si tratta di un veicolo prodotto dalla Foton, con una massa complessiva di 6 tonnellate e una portata utile di 2450 chilogrammi. Il mezzo, dotato di cassone metallico con sponda idraulica, ha un’autonomia superiore ai 200 chilometri e si ricarica in circa quattro ore. La sua introduzione rappresenta un’evoluzione significativa per il servizio, che fino a oggi si era affidato esclusivamente a veicoli alimentati a metano. Le precedenti limitazioni dei furgoni elettrici, legate all’alta richiesta energetica della sponda idraulica e all’uso del climatizzatore, sono state finalmente superate.
Cityporto, attivo da oltre vent’anni, effettua ogni anno più di 70mila consegne nell’ultimo chilometro, comprese quelle di merce deperibile per i supermercati della zona a traffico limitato. Grazie all’utilizzo di carburanti meno impattanti e ora anche dell’elettrico, il servizio ha già evitato l’emissione di migliaia di tonnellate di anidride carbonica e centinaia di chilogrammi di polveri sottili, contribuendo in modo concreto al miglioramento della qualità dell’aria cittadina.
Luciano Greco, presidente di Interporto Padova, ha ribadito l’importanza dell’approccio integrato adottato dalla società, che combina innovazione tecnologica, attenzione ambientale e supporto alle imprese locali: “Siamo stati pionieri quindici anni fa con l’impianto fotovoltaico, e oggi continuiamo su quella strada con la prima comunità energetica della zona industriale. È il primo passo concreto verso la rigenerazione dell’area, a cui, come società a maggioranza pubblica, intendiamo contribuire in maniera determinante. Allo stesso tempo, investiamo nell’efficienza del trasporto merci urbano con l’introduzione del furgone elettrico in Cityporto, che da vent’anni sostiene il commercio cittadino e la logistica sostenibile”.