La compagnia marittima danese Maersk si vanta di essere la prima a convertire una portacontainer da combustibile fossile tradizionale alla doppia alimentazione con metanolo prodotto da fonti rinnovabili. Il 21 giugno 2023, la società ha infatti annunciato di avere affidato a Man Energy Solutions tale conversione, che sarà terminata a metà 2024. Maersk sta così attuando la transizione energetica su due piani paralleli: la conversione al metanolo per le portacontainer già in navigazione e ordine di nuove navi già con questa configurazione.
La compagnia s’impegna così a trasportare un quarto dei container con navi che saranno alimentate con combustibili verdi entro il 2030 e azzerare le emissioni i di CO2 entro il 2040. La società precisa che considera “verdi” i combustibili che producono emissioni di gas serra da basse a molto basse nel loro ciclo di vita rispetto ai combustibili fossili: “Con ‘basse’ ci riferiamo a combustibili con riduzioni dei gas serra nel ciclo di vita del 65-80% rispetto ai combustibili fossili. Questo vale, ad esempio, per alcuni biodiesel. ‘Molto basso' si riferisce ai combustibili con riduzioni dei gas serra nel ciclo di vita dell'80-95% rispetto ai combustibili fossili”, scrive in una nota.
Maersk aggiunge che “per i biocarburanti di base come, ad esempio, il biodiesel per il trasporto stradale, i risparmi minimi di gas serra sono in genere regolati da norme come la Direttiva UE sulle energie rinnovabili (Red), e noi allineiamo le nostre soglie minime di riduzione per i carburanti alla Red. Per i carburanti futuri, come il metanolo, dove Maersk è coinvolta nella progettazione e nello sviluppo del progetto, cerchiamo di ottenere riduzioni di gas serra superiori alle soglie legislative”.