Dopo un periodo di ricerca e sviluppo, Sitav è pronta a presentare il suo prototipo di locomotore a idrogeno progettato per le manovre portuali. Un passo avanti di questo progetto è l’accordo con Ansaldo Green Tech (controllata da Ansaldo Energia) per la produzione di idrogeno verde e il debutto del primo esemplare è previsto a settembre, nell’ambito della fiera Expo Ferroviaria. L’intesa prevede la produzione a Genova di elettrolizzatori Aem grazie ai fondi Ipcei.
L'obiettivo delle due società è sviluppare un ecosistema integrato per l'idrogeno nel trasporto ferroviario, combinando la produzione sostenibile del vettore energetico con la sua applicazione nel settore delle manovre ferroviarie portuali. La necessità di ridurre le emissioni nei porti, dove le locomotive operano in aree non elettrificate e sono attualmente alimentate a diesel, rende la tecnologia delle celle a combustibile una scelta fondamentale per la transizione energetica.
Per progettare il locomotore, Sitav ha considerato anche l’alimentazione a batteria, però gli ingegneri hanno ritenuto che le celle a combustibile offrano vantaggi, tra cui costi inferiori rispetto alle batterie, minori rischi operativi e tempi di ricarica molto più rapidi. La decisione di puntare sulla tecnologia a idrogeno è stata confermata da quattro anni di sviluppo e confronto con gli operatori del settore, per adattare il progetto alle esigenze reali del mercato.
Nonostante sia ancora un prototipo, la locomotiva a idrogeno di Sitav ha già suscitato l'interesse dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, che sta valutando la tecnologia che sostituirà le attuali cinque locomotive diesel utilizzate nelle manovre ferroviarie del porto di Genova. Emanuele Profice, responsabile dell'ufficio per le politiche europee dell'Autorità portuale, ha dichiarato che sono in corso studi di fattibilità per valutare l'implementazione di questa soluzione innovativa. L'analisi si concentra su aspetti tecnici come le modalità di rifornimento e la possibilità di effettuare un retro-equipaggiamento delle macchine esistenti con sistemi di propulsione a idrogeno.
Per garantire la sostenibilità economica del progetto, l'Autorità portuale sta valutando la candidatura della locomotiva a idrogeno a un bando dell'Innovation Fund, che potrebbe contribuire a coprire i costi di sviluppo e implementazione. Parallelamente, sta esplorando la produzione di idrogeno verde direttamente all'interno del porto, con tecnologie innovative come lo stoccaggio tramite idruri metallici, che potrebbero semplificare il processo delle autorizzazioni e migliorare la sicurezza.