Nikola Corporation, azienda statunitense specializzata nella produzione di camion elettrici a batteria e a idrogeno, si trova a un bivio decisivo. A fronte di una crisi di liquidità sempre più stringente, la società sta valutando diverse possibilità, tra cui la vendita parziale o totale, nonché la ricerca di nuovi collaboratori strategici e capitali freschi. Lo ha scritto il 23 gennaio 2025 Bloomberg, citando fonti vicine all’azienda e spiegando che questa situazione rappresenta un nuovo capitolo in una storia travagliata, segnata da difficoltà finanziarie, controversie legali e una prestazione deludente sul mercato azionario.
Fondata con l’ambizione di rivoluzionare il settore del trasporto pesante attraverso tecnologie a basse emissioni, Nikola aveva suscitato inizialmente grande interesse da parte di investitori e operatori del settore. Tuttavia, una serie di sfide interne ed esterne ha frenato le sue ambizioni. Tra queste, il ritiro del fondatore Trevor Milton, coinvolto in uno scandalo per frode agli investitori, e il calo della domanda nel mercato dei veicoli elettrici.
La società è stata una delle prime start-up a lanciarsi nel settore dei camion elettrici a batteria e a idrogeno, promettendo un’alternativa sostenibile ai veicoli diesel tradizionali. Tuttavia, la sua capacità di tradurre queste promesse in risultati concreti è stata ostacolata da problemi tecnologici e finanziari. Nel 2023, ad esempio, Nikola ha dovuto richiamare tutti i 209 camion elettrici venduti a causa di un difetto nei pacchi batteria che aveva causato incendi, una vicenda che ha temporaneamente bloccato le vendite.
Bloomberg aggiunge che il Ceo Steve Girsky, figura chiave nella recente gestione della crisi, sta guidando gli sforzi per trovare soluzioni strategiche. Già dirigente di General Motors e analista presso Morgan Stanley, Girsky ha lavorato per attrarre nuovi investitori e consolidare la posizione dell'azienda. Durante una conference call di ottobre, ha confermato che Nikola è "in attive discussioni con molti potenziali partner che apprezzano ciò che abbiamo costruito". Nonostante queste iniziative, la società ha ammesso che le risorse finanziarie disponibili coprono le obbligazioni solo fino al primo trimestre del 2025.
Neppure la riduzione dei costi attraverso licenziamenti e il ridimensionamento delle attività sono stati sufficienti a invertire il trend negativo. Il mercato ha finora reagito con scetticismo al piano di ristrutturazione e rilancio: il valore delle azioni Nikola è crollato del 95% negli ultimi dodici mesi e a dicembre 2024 Nikola ha presentato una richiesta per vendere fino a cento milioni di dollari in azioni, nel tentativo di aumentare la liquidità.
Nikola è anche impegnata nel rilancio della propria gamma di veicoli industriali elettrici, con un’attenzione su quelli a celle a combustibile alimentate con idrogeno, meno colpiti dai problemi riscontrati nei modelli a batteria. Tuttavia, le sfide tecnologiche e logistiche continuano a rappresentare un ostacolo significativo.