Sarà un'iniziativa isolata, oppure la scelta di Parigi di bandire tutti i veicoli diesel tra soli sei anni farà tendenza? Oggi è difficile dirlo, ma indubbiamente per il gasolio le strade delle città sono sempre più difficili da percorrere, nonostante le norme ambientali Euro 6, anche a causa dello sviluppo di alimentazioni alternative, prime tra tutte il gas naturale compresso o liquido. Nei giorni scorsi, la sindaca della capitale francese, Anne Hidalgo, ha ribadito la volontà di proibire l'accesso dei motori diesel nella Ile-de-France, ossia la regione che circonda Parigi.
Ma gli autotrasportatori si oppongono, perché ritengono che in un tempo così breve non si riesce a sostituire l'intera flotta che svolge la distribuzione in una delle aree più popolate dell'Europa. "Non abbiamo una posizione dogmatica e riteniamo che la soluzione migliore sia un mix energetico per i veicoli", spiega Elisabeth Charrier, segretaria generale dell'associazione FNTR per la Ile-de-France. "Ma il periodo di sei anni è troppo breve per sopprimere il diesel, ci vogliono almeno dieci anni. Allo stato attuale, non possiamo eliminare i motori a gasolio entro il 2020, anche perché questa è l'unica motorizzazione dei veicoli pesanti".
Riguardo ai motori a gas naturale, Charrier afferma che non esiste ancora una rete di distribuzione del gas sufficiente: "Alcuni nostri associati hanno acquistato veicoli a metano, ma hanno dovuto rinunciarvi per questo motivo, Per favorire questa alimentazione bisogna installare stazioni di rifornimento a Parigi e ridurre il prezzo di acquisto dei veicoli, che oggi costano il trenta percento più dei diesel".
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