Uno dei primi depositi costieri di gas naturale liquefatto in Italia sorgerà probabilmente in Sardegna, nel porto di Oristano. Il progetto è stato appena presentato pubblicamente dalla Higas srl, società costituita nel 2014 da due soci paritetici: la livornese Gas and Heat, azienda con referenze ultradecennali nel mondo del gas, e CPL Concordia, noto gruppo emiliano multi utility dei servizi energetici.
Il primo deposito costiero di GNL in Sardegna sarà realizzato in un'area all'interno del porto industriale di Oristano, secondo un progetto che prevede un deposito costiero con capacità di 9000 metri cubi. L'impianto avrà la funzione di introdurre il metano, in alternativa ai combustibili tradizionali, per utilizzi industriali, civili e come combustibile liquido, destinato ai camion, agli autobus e alla navigazione marittima. Il deposito sarà costituito da sei serbatoi criogenici orizzontali in bassa pressione e verrà rifornito da navi metaniere di piccola taglia (con capacità di 5000/7000 metri cubi), creando di fatto uno dei primi punti di bunkering nel Mediterraneo, in sostanziale anticipo rispetto alle scadenze previste dalle Direttive Europee.
Per esempio la Direttiva europea 94/2014 indica che un appropriato numero di punti di fornitura del GNL accessibili al pubblico devono essere realizzati entro il 31 Dicembre 2025 (almeno lungo la rete stradale principale TEN-T), mentre dal 2020 entrerà in vigore anche nel Mediterraneo il limite massimo di zolfo consentito dello 0,5% (dal 3,5%) per il carburante delle navi.
Higas ha spiegato che l'area prescelta per la localizzazione del deposito è oggi un'area industriale non impiegata e, grazie al deposito costiero di GNL, si potranno recuperare circa 16mila metri quadrati, con importanti ricadute positive a livello economico. Nei mesi scorsi, la società partecipata da CPL Concordia e Gas&Heat ha completato l'ingegneria di base e la definizione di tutte le caratteristiche principali dell'impianto e ha presentato l'iniziativa alle istituzioni locali e regionali, procedendo già dallo scorso mese di aprile all'inoltro ufficiale delle richieste autorizzative agli enti competenti.
L'amministratore delegato della società, Claudio Evangelisti, ha espresso ottimismo sul progetto dicendo che, "considerati i tempi necessari all'approfondimento da parte degli enti interessati al processo autorizzativo, è plausibile ritenere che in 18/24 mesi si possa dar vita al primo deposito costiero di GNL in Sardegna". Evangelisti ha precisato che gli investimenti necessari per questo progetto sono nell'ordine di grandezza di "qualche decina di milione di euro, sotto comunque i 50 milioni" e ha spiegato che i rifornimenti per l'impianto di Oristano potranno avvenire via nave da diversi punti d'origine: "Barcellona, Marsiglia ma anche il Nord Africa (Algeria in primis) nonché dalla piattaforma Olt Offshore di Livorno, se sarà portato a termine il progetto di parziale riconversione previsto".
L'amministratore delegato di Higas (e di Gas&Heat) ha aggiunto che "c'è molto interesse verso questo filone d'attività anche da parte delle società armatoriali, perché sono consapevoli che possa rappresentare uno sbocco di business interessante. In questo momento, però, non esiste un mercato del GNL nel Mediterraneo e va quindi creato da zero. Anche come G&H Shipping guardiamo con interesse alle navi per il trasporto del GNL nell'ottica di creare un progetto mare-terra integrato".
Nicola Capuzzo
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