Un progetto per un nuovo deposito per la ricezione e la distribuzione di gas naturale liquefatto sta prendendo forma lungo le coste del Mar Adriatico e precisamente nel porto di Ravenna. Il Gruppo Pir (Petrolifera Italo Rumena) è infatti il promotore (in collaborazione con Edison, secondo la testata specializzata Interfax Global Energy) di un nuovo terminal portuale per il quale è stato appena avviato l'iter autorizzativo con la richiesta di Via (Valutazione Impatto Ambientale) presentata alla regione Emilia Romagna.
La nuova infrastruttura onshore richiederà un investimento prossimo ai 70 milioni di euro e, secondo quanto descritto nella relazione illustrativa, verrà sviluppata in due step successivi. Nella prima fase, il progetto prevede la realizzazione di un deposito con capacità complessiva di stoccaggio pari a 10mila metri cubi mediante la realizzazione di un unico serbatoio, mentre una seconda fase prevede il raddoppio dell'impianto portando la capacità a 20mila mc. Il nuovo deposito GNL sorgerà su un'area di circa 23mila mq affacciata sul Canale Candiano del porto romagnolo, tra lo stabilimento della Bunge Italia e la centrale termoelettrica Enel Teodora.
Il GNL verrà approvvigionato al nuovo deposito mediante navi gasiere di capacità compresa tra 7.500 e 27.500 mc, mentre la distribuzione alle utenze potrà essere effettuata mediante autocisterne (destinate a stazioni di rifornimento stradale) e bettoline (navi di piccola taglia) con cui effettuare il rifornimento delle navi, ossia il bunkeraggio si legge nella relazione illustrativa.
La capacità nominale annua di approvvigionamento e distribuzione stima nella prima fase fino a 520mila m3 di gas, di cui 496mila via autocisterne e 24mila via bettoline. Una volta completato il raddoppio anche la capacità di distribuzione salirebbe a 1.040.000 m3, di cui 700mila via camion e 340mila via nave.
Considerando che partner del progetto per il quale sarà costituita un'apposita joint venture sarà Edison, è facile immaginare che le parti coinvolte sfrutteranno al meglio le sinergie possibili con il vicino rigassificatore offshore di Rovigo operato dalla società Adriatic LNG di cui proprio Edison è uno degli azionisti.
Per il colosso dell'energia si tratterebbe del terzo deposito di gas naturale liquefatto in Italia, dopo il primo progetto presentato a Rosignano, in Toscana, e un secondo nel porto sardo di Oristano per il quale è già stato ottenuto un primo via libera dalla Conferenza di servizi al ministero dello Sviluppo Economico. Secondo le previsioni di PIR, il nuovo terminale Gnl del porto di Ravenna potrebbe entrare in funzione a partire dal 2020, non a caso in concomitanza con l'entrata in vigore dei nuovi limiti alle emissioni navali.
Nicola Capuzzo
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