Smet è stata pioniere in Italia della trazione a gas naturale liquefatto, acquistando i primi Iveco Stralis LNG nel 2014 e poi collaborando con il costruttore all'evoluzione di questi trattori, culminata lo scorso anno con la versione da 460 CV: "Una versione che ha completamente colmato la differenza, dal punto di vista operativo, con le configurazioni diesel", spiega Domenico De Rosa, amministratore delegato dell'azienda. L'impresa di autotrasporto e logistica è però ben più che uno sperimentatore del gas naturale sui trattori stradali, perché oggi la sua flotta conta più di cento esemplari con tale alimentazione e De Rosa dichiara che entro il 2022 l'intero parco sarà alimentato con metano liquefatto. "Ci stiamo impegnando in un consistente investimento, che non riguarda solo i veicoli, ma anche gli impianti di erogazione. Nei primi mesi del 2019 apriremo il primo a Salerno e l'anno successivo altri due a Cassino e Melfi".
La scelta di avere tutti i veicoli a gas naturale liquefatti nasce da una precisa strategia aziendale: "Il nostro principale obiettivo è raggiungere una logistica sostenibile tramite la de-carbonizzazione della flotta e vogliamo conquistare un ruolo di primo piano in Italia, anche per stimolare le altre imprese a percorrere questa via". De Rosa aggiunge che finora la scelta di usare trattori stradali a gas naturale liquefatto non incide in modo significativo su gran parte dei trasporti: "Usiamo questi veicoli nei trasporti nazionali e in quelli internazionali, soprattutto lungo l'asse con Francia e Germania, grazie ai serbatoi che offrono un'autonomia di 1500 chilometri. Il loro inserimento nelle nostre attività non ha comportato rilevanti cambiamenti, se non un'ottimizzazione dell'impiego degli automezzi. L'unico limite che oggi rileviamo è l'impossibilità di usare telai ribassati, a causa della posizione dei serbatoi di gas naturale, ma confidiamo che Iveco trovi presto una soluzione".
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