L’idrogeno come vettore di energia per i veicoli elettrici sta cominciando ad apparire anche in Italia. Lo mostrano due segnali giunti contemporaneamente. Il primo lo troviamo nel piano 2020-2024 della società energetica Snam, che “apre una nuova fase della storia dell’azienda”. Nel testo si legge che “l’idrogeno verde si ritiene potrà essere competitivo in pochi anni in vari settori – a partire dal trasporto ferroviario e pesante – grazie alla progressiva e già evidente riduzione del costo di produzione delle energie rinnovabili, abbinata alla contestuale riduzione del costo degli elettrolizzatori. Il modo più efficiente per trasportare idrogeno verde è rappresentato dall’infrastruttura gas. A livello europeo, infatti, gli interventi necessari per riconvertirla a idrogeno sono limitati, con costi pari a 10-25% di quelli previsti dalla costruzione ex novo di una nuova rete”.
Il testo aggiunge che “la posizione di Snam nel superciclo beneficia di infrastrutture che sono già al 70% hydrogen ready e che saranno abilitanti della transizione energetica. La prospettiva, al 2050, è di trasportare gas interamente decarbonizzato per fare dell’Italia un hub europeo dell'idrogeno”.
Nel 2020, Snam ha costituito una divisione dedicata all’idrogeno ed entro l’intervallo temporale del piano prevede di convertire alcune tratte ferroviarie da diesel a idrogeno in collaborazione con FS e Alstom. Nel settore dell’idrogeno, la società intende investire circa 150 milioni entro il 2024.
Per la produzione dell’idrogeno, a metà novembre Snam ha acquisito da Blackstone il 33% della De Nora, società che ha una tecnologia all’avanguardia negli elettrodi e competenze nell’elettrochimica. Inoltre, De Nora ha una quota del 34% in ThyssenKrupp Uhde Chlorine Engineers, multinazionale dedicata allo sviluppo, assemblaggio e installazione di elettrolizzatori alcalini. “De Nora rappresenta un potenziale primo asset per una nuova piattaforma di investimento nella transizione energetica che sarà lanciata nel corso del 2021 con l’obiettivo di rispondere al crescente interesse nella transizione energetica e nella decarbonizzazione”, scrive la società nel piano.
Il secondo segnale emerge nel trasporto ferroviario, dove è stato presentato il progetto H2iseO, sviluppato da FNM e Trenord. Riguarda l’avvio della sperimentazione del treno passeggeri a idrogeno dell’Alstom sulla tratta Brescia-Iseo-Edolo. I primi convogli viaggeranno nel 2023 e il progetto prevede anche la produzione d’idrogeno per rifornirli. Questa tratta non è elettrificata e oggi è servita da locomotori diesel. Il Cda di FNM ha deliberato l’acquisto dei sei treni Alstom Coradia, con l’opzione di altri otto, per un investimento di 160 milioni di euro. I treni saranno noleggiati a Trenord.