L’idrogeno ha compiuto a metà dicembre 2020 un importante passo in avanti nell’autotrasporto, grazie alla collaborazione fra tre importanti costruttori europei: Daimler Truck, Iveco e Volvo Group. I marchi hanno annunciato la partecipazione nell’alleanza H2Accelerate, cui partecipano anche OMV e Shell. Lo scopo è creare le condizioni per un uso di massa dei camion a celle a combustibile. Per farlo bisogna creare una nuova filiera dedicata, che comprende anche stabilimenti per la produzione dell’idrogeno a zero emissioni di carbonio, una rete capillare d’impianti di distribuzione e ovviamente la produzione dei veicoli su scala industriale. I partecipanti dell’iniziativa H2Accelerate si pongono l’obiettivo di neutralità climatica entro il 2050.
Il programma prevede una progressiva espansione dell’idrogeno nell’autotrasporto nel prossimo decennio, partendo da un gruppo di utilizzatori disposti a impegnarsi fin da ora. Nella fase iniziale, i loro veicoli opereranno in cluster regionali e lungo i principali assi stradali europei, che potranno garantire una buona copertura di stazioni di rifornimento. Il primo passo prevede una flotta di cento veicoli e una ventina di distributori. Nel tempo questi cluster si allargheranno e si connetteranno per creare una rete diffusa nel continente. In questa fase d’espansione il sostegno pubblico sarà fondamentale. Nella seconda metà di questo decennio si potrà arrivare a mettere in strada 10mila veicoli.
I partecipanti di H2Accelerate collaboreranno per cercare fondi da destinare ai primi progetti pre-commerciali durante la prima fase. In parallelo, si relazioneranno con decisori politici e Autorità di controllo per incoraggiare un contesto politico che contribuisca a sostenere il conseguente aumento di scala verso una produzione in serie di camion a idrogeno e la creazione di una rete europea di stazioni di rifornimento per l’idrogeno a zero emissioni di carbonio.
“I camion alimentati a idrogeno dovranno essere disponibili ad un costo uguale o inferiore rispetto ai camion alimentati a diesel che i clienti possiedono e usano attualmente”, spiega Elisabeth Brinton, Executive Vice President per New Energies in Shell. “Ciò significa che i clienti dovranno avere accesso a veicoli a zero emissioni con tempi di rifornimento, autonomia e costi simili a quelli dei veicoli in uso oggi. Per realizzare tutto questo serve un quadro normativo chiaro, che includa politiche coordinate a sostegno della fornitura di idrogeno, di veicoli alimentati a idrogeno, d’infrastrutture per il rifornimento e incentivi per i consumatori”.
Martin Daum, Presidente del Board of Management di Daimler Truck aggiunge che “le aziende che partecipano ad H2Accelerate concordano sul fatto che i veicoli industriali alimentati a idrogeno saranno la chiave per consentire in futuro un trasporto a zero emissioni di CO2. Si tratta di una collaborazione senza precedenti, che rappresenta un traguardo importante per creare le giuste condizioni a favore dell’istituzione di un mercato di massa per il trasporto a idrogeno. È anche una chiamata all’azione per decisori politici, per gli altri attori coinvolti e la società in generale”.
“La diffusione della tecnologia delle celle a combustibile alimentate a idrogeno nel settore del trasporto pesante dipende dall’infrastruttura necessaria”, ha precisato Gerrit Marx, Industrial Commercial and Specialty Vehicles President di CNH. “Abbiamo bisogno di progetti molto concreti per dimostrare ai trasportatori e agli altri operatori del settore che questa soluzione è percorribile dal punto di vista finanziario e operativo. La rivoluzionaria collaborazione H2Accelerate creerà le condizioni affinché questo accada e accelererà la transizione verso il trasporto a zero emissioni”.