Anche quest'anno, le imprese che hanno un fatturato superiore a 50 milioni di euro dovranno versare il contributo all'Antitrust, che l'Autorità ha definito per il 2015 nella misura dello 0,06 permille. Tale contributo dovrà essere versato entro il 31 luglio 2015 direttamente all'Autorità. Sulle questione, Confetra ha diffusa una nota di protesta a nome dell'intero comparto della logistica. "La decisione dell'Antitrust di mantenere inalterato l'onere sulle imprese viola i vincoli di spending review imposti dal Governo Renzi", spiega Nereo Marcucci, presidente della confederazione. Secondo una stima di Confetra, le imprese del trasporto e della logistica versano ogni anno all'Antitrust un milione e mezzo di euro.
"L'anno scorso il Governo con l'articolo 22 del DL 90/2014 sulla razionalizzazione della Pubblica Amministrazione ha imposto a tutte le Autorità di ridurre il costo del personale e i costi per servizi, fissando precisi obiettivi di spending review che avrebbero dovuto riverberarsi a favore delle imprese", precisa la nota di Confetra. "Ma l'Antitrust, nella delibera che fissa le modalità di contribuzione agli oneri di funzionamento per l'anno 2015, non fa cenno a quelle disposizioni". La confederazione ritiene che il costo delle Autorità indipendenti dovrebbe essere riportato a carico della fiscalità generale.
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