I due sindacati di base affermano che il testo del loro contratto – che vale per i dipendenti di Tnt, Brt, Gesc e Sda – ha introdotto "importantissimi aspetti migliorativi rispetto al CCNL firmato dai sindacati confederali". I contenuti non riguardano solo gli aspetti economici, ma anche "questioni relative alla condizioni di socio di cooperativa, quelle relative alla sicurezza e nuove forme assicurative collegate a invalidità per infortuni o malattie professionali". Tra questi c'è la clausola sociale che impone al committente di far assumere al suo nuovo fornitore tutti i dipendenti di quello precedente, nel caso di cambio di appalto.
Il testo firmato a luglio porta, tra le altre innovazioni, anche "l'introduzione di un premio di risultato, una indennità di disagio per turni spezzati migliorativa rispetto a quanto previsto dal CCNL, l'avvio di un approfondimento per portare gli indennizzi per invalidità a seguito di infortunio o malattia professionale, dal 26 % al 15 % e l'avvio di un confronto per definire i termini di un accordo di valenza nazionale per il personale viaggiante", spiega il comunicato delle due sigle Cobas. Entro settembre, tutti i punti dell'accordo saranno tradotti in accordi con le singole aziende.
"Come organizzazioni sindacali firmatarie di questo accordo riteniamo che sia stato fatto un altro importante passo in avanti sul piano della conquista di condizioni di lavoro e retributive migliorative rispetto al CCNL e che tale conquista è frutto della tenuta e del rafforzamento della dimensione organizzativa delle nostre due sigle sindacali, le quali, in questi ultimi due anni sono riuscite ad estendere le conquiste ottenute nelle filiere dei corrieri che hanno sottoscritto l'accordo, anche in moltissime altre realtà della logistica", commentano i due sindacati, annunciando l'avvio di vertenze nella piattaforme delle aziende rappresentate da Assologistica e Confetra, che non hanno firmato l'intesa di luglio.
Sulla firma dell'accordo tra i due sindacati di base e la Fedit sono intervenuti anche i sindacati confederali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, che hanno inviato una comunicazione a Fedit dove stigmatizzano "la sottoscrizione di accordi con sindacati autonomi, non firmatari del contratto nazionale, che intervengono all'interno del perimetro di applicazione del CCNL logistica, trasporto merci e spedizione di cui non si ha alcun titolo ad intervenire". Le tre sigle stanno valutando ricorsi giudiziari.
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