Dopo 24 anni di vita, il colosso cinese del commercio elettronico Alibaba ha avviato una profonda ristrutturazione – molto probabilmente spinta dal Governo – che lo dividerà in sei società autonome, che hanno un proprio amministratore delegato e un proprio consiglio d’amministrazione. In una nota, la società spiega che questa trasformazione "consentirà a tutte le nostre attività di diventare più agili, di migliorare il processo decisionale, di rispondere più rapidamente ai cambiamenti del mercato e di promuovere l'innovazione per cogliere le opportunità nei rispettivi mercati e settori". Ma secondo alcuni analisti ci sarebbe anche la volontà politica di Pechino di contrastare la crescita di colosso dominata da una sola persona, o da un gruppo ristretto, che potrebbe formare un centro di potere slegato da quelli statali.
Ognuna delle sei società ha una specializzazione, che assorbe quelle della precedente Alibaba, e in futuro potrebbe essere quotata in Borsa. Sopra le singole società resterà comunque la holding Alibaba, che mantiene Daniel Zhang come presidente e amministratore delegato. Una delle sei società è dedicata al trasporto e alla logistica ed è un nome comunque già noto a livello globale, perché finora considerato il braccio logistico di Alibaba: Cainiao Smart Logistics Group, che ora è amministrata da Wan Lin.
La nuova autonomia di Cainiao potrebbe renderla ancora più attiva sul mercato globale della logistica, dove comunque ha già una postura espansiva, con una presenza anche in Europa. Recentemente, la società ha dichiarato che ha l’obiettivo di svolgere consegne in 24 ore in tutta la Cina e in 72 ore nel resto del mondo.