Anche nel 2024, l'Associazione Logistica dell'Intermodalità Sostenibile (Alis) ha riunito istituzioni, imprese e portatori d’interessi nella Masseria Li Reni a Manduria. L'evento, dal titolo "L'Italia protagonista dello sviluppo euro-mediterraneo", ha rappresentato un'occasione per discutere di logistica, economia, occupazione e sostenibilità, facendo il punto su quanto sta accadendo nel mondo, in Europa e in Italia in questo periodo storico complesso.
Il presidente di Alis, Guido Grimaldi, ha aperto i lavori sottolineando l'importanza del patrimonio di innovazione, creatività e tradizione dell'Italia, capace di eccellere in settori chiave come il trasporto e la logistica, che rappresentano circa il 10% del Pil nazionale. Tuttavia, Grimaldi ha evidenziato come alcuni fattori ostacolino la crescita competitiva del Paese, tra cui la iper-tassazione derivante dalle normative europee in materia di sostenibilità. La presenza della vice-ministra all'Ambiente e alla Sicurezza Energetica, Vannia Gava, ha permesso di discutere l'impatto negativo delle normative Ets e Fuel EU Maritime sul settore marittimo, che rischiano di compromettere il lavoro svolto dai membri di Alis nel trasporto sostenibile.
Secondo Alis, l'Ets avrà un impatto economico sul naviglio europeo pari a oltre tre miliardi di euro nel 2024 e oltre sette miliardi di euro a partire dal 2026, mentre il Fuel EU Maritime, che richiede l'uso di biocarburanti non ancora disponibili, avrà un impatto economico pari a oltre 1,5 miliardi di euro dal 2025 e oltre 65 miliardi di euro al 2050. Per questo, l’associazione ritiene fondamentale destinare le risorse finanziarie derivanti dall’Ets interamente al trasporto marittimo, con incentivi di almeno 100 milioni di euro annui per l'intermodalità marittima e maggiori investimenti in formazione, ricerca e sviluppo.
Durante l'evento, si è discusso anche del ritorno competitivo delle imprese europee, della transizione energetica, dello sviluppo sostenibile, del potenziamento dei sistemi di formazione e delle dinamiche occupazionali. Grimaldi ha ribadito l'impegno di Alis, con i suoi 2.300 soci, 261.000 lavoratori e 87 miliardi di euro di fatturato, nel ridurre il divario tra Nord e Sud, creare maggiori prospettive lavorative e trattenere i giovani talenti.