Dal 1° novembre 2018, i dipendenti dei magazzini di Amazon – compresi quelli part time e a tempo determinato – avranno un salario minimo di 15 dollari l'ora, a fronte di quello attuale stimato in 11 dollari per i nuovi assunti (ma non esiste una cifra ufficiale). La multinazionale dell'e-commerce ha annunciato un aumento anche in Gran Bretagna a 10,5 sterline l'ora per l'area di Londra e a 9,5 sterline per il resto del Paese, a fronte di una paga minima attuale di 7,83 sterline l'ora per tutti i dipendenti che hanno più di 25 anni d'età.
Il proprietario di Amazon, Jeff Bbezos, ha dichiarato di "avere ascoltato i nostri critici e riflettuto a lungo", prima di concedere l'aumento. Recentemente, Amazon è stata criticata sia da sinistra (con il senatore democratico Bernie Sanders che la ha attaccata proprio per i bassi salari), sia da destra, dove si espresso lo stesso presidente Donald Trump, criticando la collaborazione con il servizio postale. Alcuni analisti ritengono che l'aumento negli Stati Uniti e in Gran Bretagna sia dovuto anche alla carenza di manodopera. Infatti, questi due Paesi hanno un tasso di disoccupazione intorno al quattro percento.
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