Le speculazioni sulla volontà di Amazon di gestire in proprio parte o addirittura l'intera filiera logistica, compreso quindi il trasporto, sono iniziate alla fine dello scorso anno, quando emersero le prime indiscrezioni sul noleggio a caldo di aerei cargo, confermate quest'anno con la firma di due contratti con Atlas Air e ATSG per la fornitura di quaranta B737F con equipaggio, alcuni dei quali stanno già volando con le insegne di Amazon Prime Air. Inoltre, qualche mese fa apparve la notizia della nascita di una società di spedizioni marittime in Cina, controllata direttamente da Amazon.
Il dibattito sul futuro della logistica della società di Jeff Bezos prosegue ed è stato rilanciato da un articolo del Wall Street Journal del 27 settembre 2016, intitolato "Le nuove ambizioni di Amazon, competere direttamente con UPS e FedEx". L'articolo prospetta addirittura che Amazon possa entrare nel trasporto espresso per conto terzi, entrando in competizione diretta con gli integratori che finora (e tuttora) gli forniscono il trasporto. Il quotidiano statunitense è giunto a queste conclusioni dopo avere parlato con alcuni dirigenti e collaboratori di Amazon, di cui mantiene l'anonimato.
L'articolo spiega che Amazon avrebbe reclutato dozzine di persone operative da UPS e FedEx più altre centinaia di lavoratori, oltre a incrementare la sua flotta di veicoli industriali che opera negli Stati Uniti. Inoltre, Tim Collins, un veterano di Amazon che nel 2014 passò a Uber, ora è tornato in Amazon come vice-presidente della Global Logistics.
Nel 2015, Amazon ha speso undici miliardi e mezzo di dollari nelle attività di spedizione, di cui due miliardi fatturati da USP e FedEx. Quindi, la convenienza nel gestire la logistica in casa ci sarebbe ed è ormai chiaro che la società si sta attrezzando per il conto proprio. Il dibattito tra gli analisti è se in futuro possa competere anche sul trasporto in conto terzi. E non tutti concordano con l'ipotesi del WSJ: altri analisti, infatti, ritengono che Amazon si limiterà a integrare i propri mezzi con quelli degli altri operatori. La verità la sa Bezos e i suoi collaboratori che intanto, come è loro tradizione, tacciono si muovono dietro le quinte.
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