Che Amazon volesse diventare un operatore del trasporto e della logistica per conto terzi è già evidente da tempo e i recenti passi – come il noleggio a caldo di quaranta aerei cargo e l'invio di container dalla Cina agli Stati Uniti con una propria società di spedizione marittima – lo hanno riaffermato. Finora, però, il colosso del commercio elettronico non ha formalizzato queste attività, anzi si è mosso nella logistica con passo felpato. Nel 2016 compì una prima formalizzazione, definendosi fornitore di servizi di trasporto, ma nel rapporto del 2018 sottolinea questo fatto, inserendo tra i suoi "competitor" le imprese che forniscono servizi di trasporto e logistica. In pratica, anche i suoi attuali fornitori, verso i quali finora sosteneva che le sue attività di trasporto erano un supporto per affrontare i picchi stagionali.
Nel capitolo dedicato ai fattori di rischio, Amazon scrive che "le nostre attività stanno rapidamente evolvendosi e diventano intensamente competitive e abbiamo molti concorrenti in differenti settori, tra cui il commercio fisico, elettronico e omnicanale, i servizi per l'e-commerce, i contenuti digitali e gli equipaggiamenti elettronici, i servizi web e di computing e i servizi di trasporto e logistica". Questi ultimi non erano menzionati nel rapporto del 2017 come "competitors". Una variazione apparentemente modesta, ma che ha richiamato subito l'attenzione degli analisti e forse anche dei colossi come FedEx e Ups, che si vedono passare dallo stato di collaboratori a quello di concorrenti.
Segnali in tal senso sono sempre più frequenti. Lo scorso anno, negli Stati Uniti, il colosso del commercio elettronico ha sperimentato a Los Angeles e Londra (che spesso è il banco di prova per l'Europa) il servizio di consegna diretta Shipping With Amazon, offrendo uno sconto sul costo del trasporto del 50% rispetto a quello richiesto con Ups e a gennaio The Wall Street Journal ha scritto che tale sperimentazione sarà ulteriormente estesa. Amazon sta cercando di gestire direttamente il trasporto per cercare di ridurne il costo, che nel 2018 ha raggiunto i 27 miliardi di dollari e che potrebbe crescere in futuro. Alcuni analisti prevedono che quest'anno Amazon potrebbe raddoppiare i volumi delle spedizioni trasportate in proprio.
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