Amazon fino al prossimo 5 aprile limiterà le spedizioni di merci da e per i propri magazzini principali negli Stati Uniti e in Europa solo ai beni considerati primari lasciando così tutto lo spazio necessario a farmaci, apparecchiature biomedicali, ospedaliere e ai prodotti casalinghi più richiesti in queste settimane di emergenza sanitaria. In concreto, ciò significa che ad alcuni rivenditori è stato comunicato che verrà concesso uno spazio di stoccaggio limitato fino a ieri all’interno del network logistico.
Lo ha rivelato la Reuters spiegando che ciò non significa che il marketplace smetterà di vendere articoli ‘non essenziali’ ma questa politica implica che le scorte di certi prodotti saranno limitate al massimo o che i venditori saranno costretti a spedire direttamente alcuni articoli ai consumatori. Questo è uno dei tanti riflessi che la pandemia della Covid-19 sta avendo sulla distribuzione delle merci e quindi sui traffici marittimi, aerei e terrestri.
In una nota inviata ai venditori Amazon ha anche spiegato di stare registrando una crescente domanda di acquisti online ma, dal momento che le scorte di prodotti di base per la casa e per le forniture mediche sono scarse, ha deciso di dare priorità ad alcune categorie di merceologie più essenziali. Più nel dettaglio, figurano fra questi i prodotti per i bambini, articoli per la salute e la casa, bellezza e cura della persona, prodotti alimentari, industriali e scientifici e forniture per animali domestici, così come i libri. L’azienda ha chiarito che il nuovo protocollo si applica al suo inventario così come ai prodotti di venditori terzi sulla sua piattaforma.
Colin Sebastian, analista di Baird Equity Research, ha evidenziato che la spedizione in due giorni finora garantita da Amazon non è assicurata poiché in alcuni casi si sta arrivando fino a sette giorni. L’annuncio di privilegiare alcune categorie di beni rischia di limitare la disponibilità di articoli non essenziali come l'elettronica, che tipicamente sono una parte importante dell’attività di Amazon. “Questo cambiamento costringerà probabilmente alcuni venditori terzi, attualmente dipendenti da Amazon, a spostare le vendite su altri mercati (eBay, Wish, Walmart, Facebook Marketplace, ecc.) o sui loro siti web” sostiene Sebastian.
Per molti venditori la nuova politica di Amazon può impattare sul 50% delle vendite aumentando l’incertezza economica che già stanno affrontando per effetto della pandemia secondo Chris McCabe, fondatore ecommerceChris.com. “I venditori stanno ripensando tutte le loro strategie di vendita nel 2020” ha detto.
Nicola Capuzzo