Tra gennaio e febbraio 2021, il sindacato di base SiCobas ha organizzato uno sciopero contro la FedEx Tnt per chiedere il mantenimento dei livelli dell’occupazione nella piattaforma di Piacenza. Lo sciopero, con picchetti davanti ai cancelli dell’impianto piacentino, è durato tredici giorni, con uno scontro avvenuto il 1° febbraio tra polizia e manifestanti. Infine le parti hanno raggiunto un accordo in Prefettura, ma ora la vicenda prosegue sul piano giudiziario. La mattina del 10 marzo la polizia ha svolto perquisizioni nelle abitazioni di ventuno lavoratori e posto agli arresti domiciliari due coordinatori del SiCobas con l’accusa di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, lesione personale aggravata e violenza privata. La polizia ha anche notificato sanzioni per violazioni della normativa anti Covid-19 per un totale di 13.200 euro, ha applicato quattro misure di prevenzione dell’avviso orale e ha avviato cinque procedimenti per revoca del permesso di soggiorno.
In una nota, la Procura di Piacenza spiega che “gli indagati hanno risposto al tentativo delle Forze dell’ordine di rimuove il blocco dei mezzi pesanti con una fitta sassaiola che ha provocato il ferimento di tre agenti della Polizia di Stato”. Il sindacato SiCobas ha risposto con un presidio sotto la Questura, sostenendo che il 1° febbraio i manifestanti sono stati vittima di una carica della polizia.