L'assalto alla piattaforma logistica di Ceva Logistics mostra – per livello organizzativo, attuazione e ripartizione dei ruoli – uno stile militare. Verso le quattro del mattino di domenica 2 giugno, una banda composta da una decina di persone ha bloccato le strade di accesso all'impianto di Somaglia, in provincia di Lodi, con quattro camion. Sono state interrotte anche arterie importanti, come lo svincolo del casello di Casalpusterlengo dell'autostrada A1 e la Statale 234 Mantovana. Dopo avere isolato il magazzino, i banditi hanno tagliato la recinzione esterna e hanno portato un altro camion alla ribalta. Poi gli uomini armati sono entrati nel magazzino e hanno caricato numerosi pallet carichi di smartphone, ignorando sia le telecamere di sorveglianza, anche perché avevano il volto coperto, sia l'allarme lanciato dopo la violazione e quando sono arrivate le pattuglie dei Carabinieri i banditi erano già spariti. Per coprire la fuga, la banda a disseminato il piazzale di chiodi, poi avrebbe trasferito il bottino su altri veicoli, abbandonando l'autocarro usato per l'irruzione. Il valore della rapina è di circa un milione di euro.
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