Uno dei problemi più urgenti cui porre rimedio nella logistica italiana è il lavoro secondo Assologistica, l'associazione di categoria aderente a Confindustria e a Confetra che in questo 2017 compie 70 anni. Non a caso che l'associazione presieduta da Andrea Gentile tra pochi giorni dedicherà a questa materia un apposito convegno dal titolo "Quale lavoro per il futuro della logistica?".
Il riferimento è alle crescenti tensioni che negli ultimi anni sono andate progressivamente acuendosi nei magazzini di tutta Italia, dove regna una sorta di anarchia normativa nella quale sono costrette a convivere aziende, cooperative e lavoratori spesso extracomunitari. Uno dei paradossi di base è che le aziende si trovano ad avere rapporti con le cooperative di lavoratori con la contraddizione che entrambe questi soggetti poi si trovano a sedere allo stesso tavolo di confronto secondo il segretario di Assologistica, Jean Francois Daher, che ha poi aggiunto: "In queste situazioni prefetti e questori non intervenivano e il diritto d'impresa nonché il diritto del lavoro sono stati fino ad oggi ignorati".
Per questo secondo il segretario dell'associazione Jean Francois Daher "è da ristudiare e riformulare la normativa sul lavoro in questo settore per rendere competitiva la logistica e convincere i produttori italiani a vendere le proprie merci franco destino invece che franco fabbrica". Il tema delle vendite "ex-work" è uno dei punti al centro dell'azione di Montalti, delegato all'internazionalizzazione per Assologistica, secondo il quale "è importante che la logistica vada a braccetto con la produzione" e per far sì che questo avvenga l'associazione sta avviando degli accordi con associazioni di produttori come ad esempio Confagricoltura.
Nonostante rimangano ancora molte criticità da risolvere, il giudizio di Assologistica sul lavoro svolto dall'attuale ministro dei Trasporti Graziano Delrio è ampiamente positivo, in particolare "per avere fatto un salto di qualità nella scelta di ampliare le competenze delle Autorità Portuali facendole diventare Autorità di Sistema Portuale con uno sguardo rivolto non solo all'ambito portuale ma all'intera catena del trasporto retroportuale".
Rimangono ancora molti nodi da sciogliere, fra cui in particolare l'eccessiva quota di trasporto su gomma rispetto alla ferrovia in Italia nel trasporto delle merci e la quote di mercato da riconquistare nei confronti degli scali del Nord Europa che oggi, secondo Assologistica, risulta spesso ancora conveniente rispetto all'alternativa rappresentata dall'utilizzo dei nostri scali per importare container.
Una battuta Gentile l'ha dedicata infine alla crescente rivalità che si registra nelle varie anime dell'associazionismo di settore aderente a Confcommercio, Confindustria o Confetra. "Mi limito a far notare – ha detto il presidente di Assologistica – che la nostra è la casa comune delle società di logistica. In altre realtà rilevo che purtroppo ci sono dei personalismi eccessivi. È come se Marchionne, una volta uscita la Fiat da Confindustria, avesse scelto di aprire una sua associazione di categoria ad hoc dove comanda solo lui. In Assologistica comandano tutti e nessuno".
Nicola Capuzzo
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