Il settore dei trasporti e della logistica mostra a ottobre 2024 una domanda crescente di personale qualificato per far fronte alle necessità di movimentazione delle merci e di gestione operativa. Secondo i dati forniti dal Sistema informativo Excelsior di Unioncamere, nel decimo mese si prevedono 35.890 nuove entrate in tali professioni, con una stima di crescita per il trimestre ottobre-dicembre pari a 135.210 unità. Emerge una concentrazione significativa di conducenti d’impianti e veicoli, nonché di operai addetti a macchinari e macchine movimento terra. Tuttavia, le difficoltà di reperimento rappresentano ancora una sfida importante per le aziende.
Tra le figure più richieste spiccano i conducenti di veicoli a motore, con 21.780 posizioni aperte solo per ottobre. Tuttavia, la difficoltà di trovare profili adeguati per gli autisti raggiunge il 53,4%. Non sono da meno anche le posizioni legate ai conducenti di macchine movimento terra e sollevamento materiali, per le quali si registrano 8.380 nuove entrate previste nel mese di ottobre, con una difficoltà di reperimento del 48,9%.
Il contributo dei lavoratori immigrati nel settore dei trasporti e della logistica è diventato sempre più rilevante negli ultimi anni. Nel mese di ottobre 2024, il 28,5% delle assunzioni previste in questo comparto sarà coperto da lavoratori stranieri. Questa dipendenza è particolarmente evidente nelle attività di trasporto, logistica e magazzinaggio, dove la manodopera immigrata rappresenta una risorsa importante per rispondere alla domanda crescente di servizi. La presenza di lavoratori stranieri è particolarmente significativa tra i conducenti di veicoli e gli operai addetti a macchine movimento terra.
Nel complesso, il comparto dei trasporti e della logistica prevede un aumento delle assunzioni anche per i prossimi mesi, con stime di 135.210 entrate per il trimestre in corso. Ciò suggerisce un andamento positivo per il settore, trainato dall'espansione dei servizi di consegna e movimentazione merci, ma al contempo richiede una risposta strategica per risolvere il problema della differenza tra domanda e offerta di lavoro. La formazione specifica e una politica attiva di reclutamento, anche di lavoratori immigrati, potrebbero essere le chiavi per affrontare queste sfide.